Nel 2019 non sempre imperforabile la retroguardia viola. E senza Pezzella sono riemersi errori e difficoltà.
‘Importante non prendere gol’. La Fiorentina lo ha fatto piuttosto bene nel girone di andata, quando i viola hanno chiuso con la 4° miglior difesa e 18 gol subiti (solo uno più del Napoli). In generale, in 27 partite tra campionato e Coppa, 27 gol subiti. Un concetto che però andrà applicato bene nelle prossime gare. La ‘settimana nerazzurra’ alle porte, scontri diretti e sfide con le big all’orizzonte. Occhi puntati sull’Inter e soprattutto sull’Atalanta. A quella semifinale che può aprire la strada verso Roma.
COPPA. E’ chiaro che a Firenze i viola si giocheranno, mercoledì sera, gran parte di qualificazione in ottica doppio confronto di Coppa. Perché il ritorno a Bergamo, pur tra due mesi (24 aprile) si preannuncia duro. Al Franchi la Fiorentina dovrà costruirsi le basi per portarsi avanti sui rivali. Provando a vincere. Magari ‘vincere bene’. Sarà dura. E allora, in considerazione della doppia sfida, c’è un altro concetto da tenere in considerazione. Nell’andata in casa, è fondamentale non prendere gol. Lo pensano, e spesso lo sottolineano, gli stessi allenatori e giocatori in vista di gare di andata e ritorno. Che sia coppa europea o nazionale. Perché con la regola dei gol in trasferta, chi gioca in casa deve stare attento a non prendere reti. Che, chiaramente, valgono ‘doppio’ per gli avversari. Meglio un 1-0 che un 2-1 o un 3-2, ad esempio, meglio una gara più bloccata che pirotecnica. Con uno 0-0, ad esempio, la Fiorentina avrebbe due risultati su tre a disposizione a Bergamo. ‘Il risultato migliore dopo la vittoria’, sentenziano molti allenatori.
DIFESA. E allora occhi puntati su Muriel, Chiesa e Simeone, ma anche sulla difesa viola. Un reparto in apparso in difficoltà per l’assenza di capitan Pezzella, leader e baluardo tecnico. Milenkovic al centro, pur essendo il suo ruolo naturale, non è stato sempre perfetto nelle ultime uscite; anche Vitor Hugo – pur solido e roccioso nelle marcature – ha commesso più di un’ingenuità (spesso pesanti) in stagione. Qualche errore con i piedi di Lafont, o imprecisioni in marcature o chiusure dei vari Laurini, Biraghi o Ceccherini, hanno creato gli altri brividi nelle ultime settimane. Dietro, insomma, serve lo scatto di gruppo nel momento più importante.
TEST DI SOLIDITA’. Nelle ultime partite, al netto di un attacco che ha iniziato a carburare (e segnare), la difesa ha più volte scricchiolato. 8 gol subiti nelle ultime 5 di campionato, dato sopra media con diverse disattenzioni di troppo. Con il Napoli ci ha messo diverse pezze Lafont, con la Spal dietro i viola sono andati più volte in apnea. All’orizzonte l’Inter (senza Icardi, ma con un Lautaro Martinez lanciato e con un Perisic ritrovato) e la doppia sfida con l’Atalanta (rimasta a secco a Torino, ma con un Zapata da record negli ultimi mesi e un Ilicic che da ex è sempre pericoloso). E poi la Lazio che tra Immobile e gli altri è sempre insidiosa davanti. Per la difesa gigliata esami non da poco.
CON LE BIG. Ma c’è da sottolineare che anche contro le big, in stagione, la difesa se l’è spesso cavata bene. 8 gol incassati in 7 partite di campionato contro Juve, Napoli, Inter, Roma, Lazio e Milan, gare tra l’altro spesso giocate in trasferta. Un trend da confermare, magari da migliorare nelle prossime 4 gare che potranno dare un senso preciso alla stagione viola.
Di
Marco Pecorini