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Imperativo vincere. Per scacciare paure, tabù, casi e provare a fare un filotto che manca come il pane

Non può far altro che vincere contro il Palermo la Fiorentina di Sousa. Senza se, ma o però. Contro i rosanero reduci dal cambio in panchina tra De Zerbi e Corini, ma anche e soprattutto 7 sconfitte di fila, non possono, anzi non devono, non arrivare i tre punti. Con tanti tabù da sfatare tuttavia per i viola. Come la vittoria tra le mura amiche visto che al Franchi il successo in campionato manca da 4 turni e, considerando anche l’Europa, nelle ultime sette gare interne sono arrivati solo due successi. In casa la Fiorentina ha anche il secondo peggior attacco del campionato con Kalinic che ha segnato solamente fuori casa in campionato. Dal canto suo, invece, il Palermo i suoi 6 punti li ha conquistati tutti lontano dal Barbera.

Vincere aiuta a vincere, dice sempre Paulo Sousa. Ma è proprio nella continuità che la sua Fiorentina è venuta meno. Solo con Chievo e Roma sono arrivati due successi di fila in questo campionato, visto che a Genova la gara venne interrotta. Mai tre vittorie di fila nel 2016. E va da sé che per ottenere piazzamenti importanti, dove per importanti si intende quei primi tre posti che qualcuno in settimana ha ribadito essere un obiettivo raggiungibile, non puoi fare a meno di fare qualche filotto di successi consecutivi.

Anche perché poi ci sarà da chiudere la pratica Europa League contro il Qarabag, e lunedì prossimo il Sassuolo. Palermo e Sassuolo, al Franchi, devono portare in dote 6 punti alla causa gigliata. Altrimenti l’Europa, anche quella minore, rischia di diventare sempre più lontana. E va bene che la Fiorentina ha ancora una gara da recuperare a Marassi col Genoa, ma se non si riesce a battere il Crotone (cosa già successa) ed il Palermo in casa allora meglio lasciar perdere sogni di gloria.

Vincere aiuta, o meglio aiuterebbe, anche a cacciar via casi o presunti tali che ogni settimana si creano in casa viola. Da quello Bernardeschi della scorsa a quello di Gonzalo di questa. L’argentino non ci sarà contro i rosanero per squalifica. Al suo posto dovrebbe agire da centrale Salcedo, con Tomovic a destra. Ci spera anche De Maio in una maglia da titolare. Ma c’è anche l’ipotesi Tomovic al fianco di Astori con Salcedo a destra vista la buona prova di Nenad a San Siro nella ripresa da centrale. In mezzo tornerà titolare Vecino al fianco di Borja.

Davanti Kalinic con Ilicic, Bernardeschi e con grandissima probabilità ancora Tello a supporto. Per lo spagnolo, quella contro i rosanero di Corini, sa quasi di ultima spiaggia. Se dovesse malauguratamente imbroccare un’altra giornata no, come purtroppo sovente è capitato in questa stagione, il Franchi potrebbe non risparmiarsi mugugni e fischi. La pazienza è al limite. In settimana i tifosi hanno fatto sentire il loro calore. Molto tiepido, visto il numero di sostenitori viola accorsi al Franchi. Ma sbagliare ancora potrebbe rendere il clima decisamente incandescente. Le voci sulla Juventus che stanno circolando attorno a Paulo Sousa, la gestione dei cambi, le parole del tecnico portoghese, e tutti gli annessi e connessi che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione viola rischiano di deflagrare in caso di mancato successo contro il Palermo. Anche per questo o la Fiorentina vince, oppure…. Meglio non pensarci neanche.

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