Immobile: “Ho pensato seriamente di lasciare la Nazionale”

Il centravanti dell’Italia: “Sono l’attaccante della non qualificazione al Mondiale, non quello della Nazionale che ha vinto l’Europeo”

Ciro Immobile, centravanti della Lazio, ha parlato in conferenze stampa da Coverciano, dove è in ritiro con la Nazionale italiana. Queste le sue dichiarazioni: “Me lo chiedo quasi ogni giorno: perché con la maglia azzurra io segno meno? Forse alla Lazio ho più margini d’errore, qui c’è più pressione e strafare a volte ti porta a fare cavolate. Certo che fa rosicare: ho vinto quattro volte la classifica marcatori e qui faccio fatica”.

DUE MOTIVI. Immobile ha pensato seriamente di lasciare la maglia azzurra per due ragioni. La prima: “La delusione per la mancata qualificazione al Mondiale mi ha fatto venire molti dubbi, poi tornando a giocare con la Lazio piano piano mi sono reso conto di avere ancora qualcosa da dare a questa maglia: rappresenta tutto per chi gioca a calcio e deve essere così per chi vuole fare questo mestiere. Finché ci sarà bisogno di me, io ci sarò: mi sento un leader nello spogliatoio e soprattutto mi sento in dovere di dare qualcosa al gruppo, dentro e fuori dal campo. E anche se l’età avanza, se sto come adesso potrò dare ancora qualcosa, anche nel 2026. È uno degli obiettivi che mi sono posto. Mancini? Credo non abbia mai avuto il dubbio che potessi davvero lasciare. Sono state più importanti le mie riflessioni, fatte assieme alla mia famiglia”.

La seconda ragione, sono le critiche: “A dirlo così adesso fa anche ridere: io sono il centravanti azzurro della non qualificazione al Mondiale, non quello della Nazionale che ha vinto l’Europeo. Però non potevano essere altri a decidere al mio posto. Il mondo social è meraviglioso, siamo un mondo social, ma a volte ti distrugge, e non parlo solo del mondo del calcio. Spesso si è andati oltre, ad esempio con Acerbi, e bisogna mettere un freno. È successo anche a me quando si è parlato della mia famiglia, dei miei figli: in questi casi è giusto anche denunciare, io l’ho fatto”. (fonte Gazzetta.it)