Le dichiarazioni del difensore argentino di proprietà della Fiorentina in prestito all’Avellino
Una prima parte di stagione trascorsa in panchina e un inizio di 2021 da protagonista. Tornare per ritrovarsi. Lo ha fatto Julian Illanes, che a gennaio ha lasciato il Chievo e ha firmato per l’Avellino, dove aveva ben figurato la scorsa stagione. Il tutto col benestare della Fiorentina che ne detiene il cartellino. Già nove presenze con i biancoverdi allenati da Braglia al secondo posto nel girone C di Serie C, e soli 2 gol subiti nel nuovo anno. Un record in Italia. Per commentare il suo presente in Irpinia, LaViola.it lo ha contattato in esclusiva:
Come commenti il tuo presente con la maglia dell’Avellino?
“Sono contento di essere tornato ad Avellino, lo scorso anno mi hanno fatto sentire come a casa. Ho trovato un bel gruppo e una grande squadra come si può vedere in campo. Stiamo facendo bene, ma pensiamo partita per partita”.
Cosa non ha funzionato al Chievo?
“Non è stata l’esperienza in Serie B che mi sarei aspettato, ma sono cose che capitano nel calcio. Ho trovato poco spazio, ma non ho rimpianti: era stata una scelta presa insieme alla mia famiglia e al mio agente, ma sicuramente la Serie B sarà un obiettivo per il futuro. Senza fretta però”.
Ad Avellino hai trovato Braglia: com’è il rapporto con lui?
“Mi ha accolto bene sin dal primo giorno. Mi sta aiutando tanto sotto l’aspetto tattico, ma anche per la tanta fiducia che ripone in me. Lo ringrazio. C’è un bel rapporto sinceramente”.
L’unica pecca forse sono le tante ammonizioni…
“Me lo ha detto anche Braglia sia pubblicamente che in privato. I tanti cartellini gialli che ho preso all’inizio, probabilmente sono dovuti alla troppa voglia di far bene, un eccesso di agonismo mischiato al mio modo di giocare. Sto lavorando per prenderne il meno possibile, anche perché non sempre è facile gestirsi durante la partita”.
Hai preso parte al ritiro precampionato alla Fiorentina, ti saresti aspettato una stagione con così tante difficoltà ?
“Ringrazio Iachini che mi ha fatto sentire a mio agio durante quei due mesi. Mi sono trovato molto bene. La Fiorentina sta attraversando un momento di difficoltà , ma stanno facendo vedere che sono concentrati per fare bene in questa ultima parte di stagione. La Serie A è difficile, gli alti e bassi possono capitare, ma non posso dare una valutazione perché non sono dentro lo spogliatoio”.
Sei rimasto in contatto con qualcuno di loro?
“Parlo spesso con Pezzella, ma non di calcio, della vita in generale visto che anche le nostre compagne hanno fatto amicizia. Per me lui è un giocatore di alto livello, lo dimostra la Copa America da titolare con la nazionale argentina. Come me, anche lui sente tanto il valore della maglia che indossa e forse sta risentendo del fatto che non riescono a vincere”.
A inizio anno avevi scelto la maglia numero 2, che adesso è sulle spalle di Martinez Quarta: ti aspettavi questo impatto da parte sua?
“Avevo scelto la maglia numero 2 perché era disponibile, così come al Chievo. Qui ad Avellino ho scelto la 31 perché è il giorno in cui è nato mio figlio. Martinez Quarta si vedeva che era un giocatore forte già al River, poi gioca in nazionale. Ora che ha iniziato ad avere minutaggio lo sta facendo vedere anche qui. Non è una sorpresa”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il finale di stagione?
“A livello personale voglio raggiungere la mia miglior forma. Mi serve ancora più fiducia, sotto tutti gli aspetti. A livello di squadra pensiamo gara dopo gara, siamo in un grande momento, ma non dobbiamo rilassarci. Manca un mese e mezzo alla fine del campionato. La Serie B con l’Avellino sarebbe un sogno: qui in Italia è la mia seconda casa. Mi hanno dato fiducia dopo un anno e mezzo che non giocavo, per questo ringrazio al direttore Di Somma e a mister Braglia”.
Di
Mattia Zupo