Josip Ilicic non riesce a ingranare la marcia. Quel giocatore determinante ammirato per gran parte delle gare giocate nella scorsa stagione è calato in modo considerevole nella fetta di campionato fin qui disputato, alzando il livello e la qualità del suo gioco solo in rare occasioni.
Alla Fiorentina mancano la sua inventiva, le sue giocate, i suoi assist (qualità che pochissimi hanno in rosa) ma anche i goal. Si proprio quei goal che sopratutto dal dischetto avevano fatto tanta differenza. L’anno scorso cecchino infallibile ha finalizzato tutti e sette i rigori che ha calciato; quest’anno ne ha già sbagliati due su tre. Vista l’involuzione dello sloveno Paulo Sousa si è trovato costretto a rimescolare lo scacchiere viola. Certamente al mister portoghese hanno fatto molto comodo in tal senso le conferme di Bernardeschi, l’esplosione di Chiesa ma anche la continua ripresa di Zarate che si sta mettendo in evidenza nelle ultime giornate andando anche a segno per due volte.
Il contratto dello sloveno scade nel 2018 ma la società non ha mai affrontato la questione rinnovo. Ciò che rimane sicuramente a favore di Ilicic sono sicuramente i risultati della squadra in sua assenza. Quando lui non c’è la Fiorentina non vince mai in A. Per i viola infatti nello specifico sono arrivate in trasferta una sconfitta nel recupero con il Genoa e il pareggio ad Udine. Tra le mura amiche senza lo sloveno i gigliati hanno collezionato due pari con la sorpresa del campionato Atalanta e il Napoli. A questo punto non resta che aspettare e vedere cosa riserverà il 2017 per Ilicic (aldilà di una sua possibile cessione già in questa finestra di mercato) che sicuramente ha bisogno di dimostrare continuità sul rettangolo di gioco a Sousa e al popolo viola, visto che se vuole può essere decisivo contro chiunque illuminando il gioco della Fiorentina.
Di
Gianmarco Romano