Quindici-zero. Riferimento poco tennistico e molto calcistico allo score di Josip Ilicic: 15 le reti messe a segno dallo sloveno nella passata stagione, 13 in campionato e 2 in Europa. Bottino che lo ha eletto capocannoniere viola. Mai in gol invece nell’annata corrente: con la porta che pare esser diventata piccolissima. Ad aumentare, semmai, è la dimensione visiva del palo. Colpito recentemente contro il Milan su un rigore che avrebbe potuto cambiare la gara, la classifica, ed anche il suo morale. Quell’errore, il primo in Serie A dagli 11 metri, lo ha abbattuto e da lì Josip il «freddo» pare non essersi ripreso.
Solo tre reparti offensivi hanno fatto peggio della Fiorentina in questo inizio di stagione: Crotone, Palermo ed Empoli. E se è vero che i viola devono recuperare la sfida di Genova, è altrettanto chiaro che Sousa lì sta cercando soluzioni. Ad esempio lavorando sul doppio centravanti, premiando la vena realizzativa di Babacar per affiancarlo a Kalinic. Parallelamente però, Sousa ha difeso Ilicic anche nei giorni scorsi, sapendo che poteva andare incontro a critiche. «Deve migliorare in fase realizzativa, ma in campo fa un lavoro straordinario e voi lo sottovalutate». Possibile. Certo che il primo tempo di Torino non deve essere piaciuto nemmeno a lui, considerando che all’intervallo è stato sostituito. Del momento complicato viola ha parlato il d.g. della parte tecnica, Corvino. «Sappiamo che attraverso il lavoro possiamo superare le difficoltà. Non ci sono carenze di organico – ha detto alla Rai – abbiamo tenuto il meglio degli anni passati e speriamo di ripeterci. Avversarie? Juve e Napoli sono in lotta per il titolo, poi ci sono Roma ed Inter. In terza fascia, quella per l’Europa, metto squadre come il Milan, la Lazio e la nostra: oltre a Sassuolo e Torino che sono schegge impazzite in grado di inserirsi».
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Redazione LaViola.it