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Ilicic e il gol rabbioso contro la maledizione di pali e traverse

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La rabbia con la quale ha calciato il rigore dice tutto sul rapporto con il gol di Josip Ilicic. Dopo sfortuna e difetti di mira, finalmente, anche lo sloveno si è sbloccato. Il confronto con l’inizio della passata stagione lo diceva chiaramente. Da agosto, il numero 72 pareva avere addosso una maledizione addosso, oltre che pali e traverse come miglior amici-nemici. Certo, il suo apporto con gli assist (specie da calcio da fermo) non è mancato ma sappiamo bene che il gol fa tanto. Specie per giocatori che operano dalla trequarti in avanti. Ecco che Ilicic si stava pian piano adombrando.

Anche l’inizio di ieri contro lo Slovan pareva ricalcare il tema delle gare precedenti, tiro e palo a respingere il suo destro velenoso. Però il calcio ti sa offrire le occasioni per rifarti e così è stato. Rigore guadagnato e dal dischetto si presenta lui stesso. Stavolta il sinistro non è né angolato né chirurgico, bensì un calcio potente quasi centrale che si è insaccato alle spalle dell’estremo difensore dello Slovan. Speriamo che il periodo della sfortuna sia terminato e che Ilicic torni ad essere infallibile sui calci da fermo. Ritrovare il numero 72 così come si è ritrovato Kalinic nelle ultime settimane. La Fiorentina ha bisogno delle sue giocatori migliori

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