
Intervista a La Gazzetta dello Sport per Josip Ilicic. Queste alcune parole dell’ex viola: «Fino a 17 anni non avevo Internet. Social? Ho bloccato i profili. Mi continuavano a scrivere per il fantacalcio. Ma cosa è? Non lo sopporto».
Dicono che la preparazione di Gasperini l’abbia sfiancata parecchio quest’estate… «Non ci ero abituato, è stata tremenda. Oggi però raccolgo i frutti della fatica: le mie gambe vanno a mille».
C’è chi pensa che dopo l’exploit della scorsa stagione, l’Atalanta non possa tornare in Europa. «Sbagliato. Abbiamo le qualità per giocarcela con tutti. A cominciare dall’Inter domenica prossima…».
L’Inter sembra essere tornata a far paura. «Credo che il merito sia tutto di Spalletti. I giocatori sono più o meno quelli della scorsa stagione, ma i risultati no. Con la Fiorentina incontrammo l’Inter di Mancini quando era prima in classifica, ma non mi dava l’impressione di avere la giusta mentalità e infatti vincemmo 4-1 a San Siro e poi i nerazzurri crollarono. Quest’anno invece mi sembrano più solidi. Più squadra, ecco».
La gara di Milano sarà anche l’occasione per salutare Borja Valero. A Firenze si diceva che voi slavi faticavate a far gruppo. «Se lei lavorasse all’estero e trovasse colleghi italiani, con chi uscirebbe dopo il lavoro? Ma in campo funzionavamo».
A proposito di Slovenia, il suo arrivo a Bergamo ha un po’ complicato le cose a Kurtic, scivolato sempre più in panchina. «Jasmin è un mio caro amico e un gran giocatore, ma le scelte le fa l’allenatore. Chiaro, se mi avessero detto che venendo qui avrei tolto il posto a lui, non avrei accettato».
Cosa l’ha stupita dell’Atalanta? «Il modo di lavorare coi giovani. C’è un’organizzazione fenomenale, magari fossi potuto crescere in una società così…».
Cosa non le piace dell’Italia? «Lo stile di vita. Voi lavorate fino a quando è buio e uscite solo di sera. In Slovenia iniziamo alle 7 e alle 3 del pomeriggio siamo a casa. Così ci possiamo godere di più la giornata».

Di
Redazione LaViola.it