Otto partite giocate, sei di campionato e due di Europa League. E i 28′ contro il Genoa. Ventitre i giocatori utilizzati da Sousa in questo primo scorcio di stagione. Venti, nel primo tour de force, da inizio settembre. Con mercato chiuso (quindi escludendo Rossi e Alonso, poi partiti). Venti giocatori per sette gare ravvicinate, di cui una interrotta dopo mezz’ora. Il vero stakanovista di Sousa? Nenad Tomovic, l’imprescindibile. Non per le qualità tecniche, ma per la sua costanza di presenza.
Sempre in campo, il serbo. Mai un minuto saltato. Un vero intoccabile per il portoghese, anche per la duttilità tattica di Tomovic. Centro-destra, centro-sinistra o centrale puro nella difesa a tre, terzino ma anche esterno alto (contro il Paok). Un tuttofare, insomma. Non dal rendimento eccelso, sicuramente. Maun giocatore che evidentemente dà garanzie a Sousa. Nessuno come lui nella rosa viola. 748′ per il serbo (compreso lo spezzone di Genova). Dietro c’èTatarusanu con 698′ (ha saltato solo 50′ contro il Chievo per infortunio), mentre l’altro giocatore di movimento che ha collezionato otto presenze su otto (più i 28′ iniziali con il Genoa) è Nikola Kalinic. 652′ per il 9 viola. Più le presenze anche nella propria Nazionale croata. Un inizio di stagione intenso per lui. Otto gare su otto anche per Sanchez, che era titolare anche a Genova:544′ per lui, entrato due volte dalla panchina (ma anche sottoposto ad un viaggio internazionale e due gare giocate con la sua Colombia, a inizio settembre). Così come Bernardeschi, che però è stato più centellinato da Sousa:460′ per lui, entrato tre volte su otto dalla panchina (e non era titolare con il Genoa).
Sette gare giocate (di cui una da subentrato) più i 28′ di Genova per Badelj, con 586′ disputati a livelli alterni. Alto minutaggio anche per Borja Valero, che ha saltato sì due partite, ma ha raccolto ben 549′ sul campo. 478′ per Astori, 450′ a per Milic (entrambi in cinque gare, con l’italiano che ha giocato però anche a Marassi). Ilicic ha giocato sei partite su otto, con 464′ disputati: è il giocatore più sostituito della rosa di Sousa, mentre non è mai entrato dalla panchina. Cinque presenze per Gonzalo, con 447′, mentre Tello ha giocato sì sette gare(più lo spezzone di Genova) ma ha raccolto solo 407′ totali (è stato sostituito due volte ed è subentrato tre volte).
Buon impatto per Salcedo, che a mano a mano ha conquistato la fiducia di Sousa: 4 presenze e 344′ giocati (270′ consecutivi nelle ultime tre gare). Sei presenze, di cui tre dalla panchina, per Babacar, con soli 301′ raccolti. Per Maxi Olivera due presenze più lo spezzone di Genova, con 208′ totali. Poco menoVecino (195′ in cinque presenze, di cui tre dalla panchina, mentre con il Chievo fu sostituito dopo pochi minuti per infortunio) e De Maio (180′ in due gare). Tre presenze, di cui una da titolare in Europa, per Cristoforo, per 115′ totali. Il centrocampista uruguaiano, tra l’altro, è il vero ‘talismano’ per la rosa di Sousa: 2,33 punti a partita con lui in campo, meglio di chiunque altro. Sotto i 100′ ci sono Chiesa (86′ in tre presenze), Zarate (con i 73′ tra Qarabag e Torino) e Lezzerini, con i 50′ contro il Chievo.
Alonso e Rossi, invece, hanno lasciato la Fiorentina a fine mercato con 180′ e 10′ giocati tra le prime due partite.
Mai utilizzati quattro giocatori, della rosa viola. Si tratta di Dragowski, Diks, Hagi e Toledo. Giovani arrivati dal mercato con molte speranze, ancora però forse acerbi. Chissà che presto non possa arrivare minutaggio anche per qualcuno di loro…
Di
Marco Pecorini