Non solo la rinnovata voglia di investire e vincere con la Fiorentina: il magnate americano è una garanzia anche per il settore in cui opera
Quando torneremo alla normalità? Quando potremo uscire di casa e riabbracciarci ai nostri simili? Questa la domanda che milioni di persone in tutto il mondo si stanno ponendo in queste drammatiche settimane. In Italia il picco della curva dei contagi da Coronavirus è ormai stato raggiunto, ma da giorni si aspetta come la manna dal cielo la tanto acclamata discesa della curva (i dati di ieri sono rincuoranti, ma occorrerà aspettare altri 2-3 giorni per verificare il trend). Dopodiché, ormai è chiaro, il ritorno alla normale routine non sarà affatto immediato. Sia per le norme igieniche che dovremo continuare a rispettare, sia per le disastrose conseguenze economiche che questa pandemia lascerà in eredità.
Anche un mondo ricchissimo come quello del calcio di prima fascia sta subendo e subirà un contraccolpo economico non indifferente. Proprio per il continuo aumento alla voce ricavi, negli ultimi vent’anni le società sportive hanno dovuto innalzare i costi per mantenere la propria squadra competitiva. Ecco perché la discussione sulla sospensione degli stipendi ai calciatori, ovviamente voce di enorme peso nei bilanci dei club, è tutt’altro che secondaria e assai delicata. Ecco perché le indiscrezioni che vedono la Fiorentina vicina a raggiungere un accordo con i propri tesserati sono un’ottima notizia per tutti coloro che amano la squadra di Firenze. Se davvero si arriverà a un accordo, ciò conferirà ulteriore solidità all’attuale presidenza.
Di questi tempi incerti, infatti, avere un presidente come Rocco Commisso è una garanzia non da poco. Il calcio europeo, come tutti i settori, dovrà affrontare una crisi economica di enorme portata: molte le piccole società che ‘salteranno‘ se federazioni nazionali e continentali non interverranno, tante le grandi che dovranno vedere ridimensionare i propri obiettivi in virtù di gravi defezioni economiche.
La Fiorentina parte in vantaggio grazie al suo presidente. Non solo per la questione stipendi o per la volontà ribadita ieri di portare la squadra viola al vertice del calcio che conta. Il settore di competenza della sua Mediacom, ormai ce lo sentiamo ripetere da mesi, è quello delle telecomunicazioni, offrendo servizi che comprendono tv via cavo, piani tariffari telefonici e connessione veloce negli Stati Uniti. Un settore che, in un momento in cui le persone sono obbligate a restare in casa, non solo non conosce crisi ma potrebbe addirittura accrescere il proprio fatturato.
Il magnate americano lo ha ribadito anche ieri: “Ci saranno grandi perdite. Io posso andare avanti, perché dietro di me c’è una grande azienda come Mediacom che fattura tanto e va bene. Ma non tutti sono nella mia situazione. Altri club non potranno andare avanti senza aiuti dal sistema calcio, o dal Governo”. Questo lascia abbastanza tranquilli sul fatto che il patrimonio di Commisso non dovrebbe subire scossoni in negativo, evitando così eventuali ridimensionamenti nel progetto che ha in mente per la Fiorentina.
In un periodo di enorme incertezza per tutto il mondo e di conseguenza anche per quello del calcio, non è cosa da sottovalutare. Anche se dovrà per forza di cose alleggerire il bilancio della Fiorentina, ad oggi Rocco Commisso resta la migliore assicurazione sul futuro della Fiorentina.

Di
Marco Zanini