Non è facile il momento, non è facile scegliere le parole, non è facile niente per la Fiorentina. Ma al tempo stesso non è facile nemmeno trovare una persona, un allenatore, come Stefano Pioli. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. La sua guida è saggia, sa sempre cosa dire, cosa fare, come muoversi, quali corde toccare. E sa soprattutto come far giocare ora la sua squadra. La vittoria di Torino, la terza consecutiva, è una festa sobria, sempre con lui nel cuore, col capitano nella mente, con Astori in campo, accanto a ciascun viola. Alla vigilia, Pioli aveva detto che lo spogliatoio della Fiorentina era da scudetto, ora ribadisce: «Ho sempre avuto grande stima del mio gruppo, adesso ancora di più, vedo grandi valori morali. A fine partita sono andato anch’io sotto la curva a festeggiare, di solito non lo faccio, ma stavolta me la sono sentita. Stiamo vivendo un momento particolare ed era giusto esultare così».
E’ una condivisione totale, la squadra, la gente e anche la proprietà. E’ il momento che si vive a Firenze. «La molla per ripartire sono stati gli insegnamenti di Davide. Solo in campo possiamo dimostrare il nostro attaccamento e il nostro ricordo, anche se le giornate non sono semplici perché lui ci manca, è dentro a tutte le nostre sensazioni. Ero un po’ preoccupato martedì quando sono tornato al campo, temevo che la scorsa gara ci avesse svuotato le energie, ma quando li ho visti allenarsi ho capito che avevamo recuperato tutte le energie. Ero certo che avremmo fatto bene».
Di
Redazione LaViola.it