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Il Sottil ritrovato: sarà finalmente la vuota buona?

Il gol, splendido contro la Salernitana, fa sperare. Chissà che finalmente non possa essere la volta buona per il suo cambio di marcia

Erano passati 697 giorni dall’ultima volta. Quasi due anni nei quali, Riccardo Sottil, ha continuato a cercare (invano) la definitiva consacrazione. Un po’ per colpa sua, e un po’ per quell’infortunio che l’anno scorso l’ha fermato per circa 4 mesi proprio quando sembrava aver spalancato il gas. Scrive il Corriere Fiorentino.

Nel mezzo, tante parole, altrettante promesse, qualche voce di mercato e una fiducia che società e allenatore, nonostante le difficoltà, non gli hanno mai fatto mancare. Basti pensare all’estate del 2021 quando, interrogati sul perché del mancato acquisto di un altro attaccante esterno oltre a Nico Gonzalez, i dirigenti lasciarono intendere di aver fatto quel tipo di scelta perché (appunto) decisi a puntare su Riccardo.

E poi ancora, un anno fa. «Punto su Sottil, può e deve essere la sua stagione», disse il direttore sportivo viola Daniele Pradè

La storia non gli ha dato esattamente ragione eppure adesso, Ricky, a 24 anni ci riprova. Alla ricerca di quella continuità che lo stesso Italiano invoca da tempo. Per lui, e per i suoi compagni di reparto. Certo, la prestazione di domenica fa ben sperare. Quel gol che in serie A, tanto per tornare al punto di partenza, mancava addirittura dal 23 gennaio del 2022 (rete dell’1-1 a Cagliari), l’assist per il 3-0 di Bonaventura. E, soprattutto, quella voglia di determinare che troppo spesso gli era mancata.

Difficile dire se può essere la gara della svolta visti i precedenti e le tante false illusioni del passato. Ma di sicuro Sottil non può più rimandare l’appuntamento. Anche perché stavolta, il club, sembra deciso ad accontentare l’allenatore che ancora una volta, in vista del mercato di gennaio, ha chiesto rinforzi proprio in quel ruolo così importante per i suoi schemi.

Servono reti, assist, dribbling, capacità di creare superiorità numerica. Doti che il numero 7 viola ha sempre fatto intravedere senza però, si torna sempre lì, confermarsi nel tempo. Per riuscirci ora dovrà lasciare da parte atteggiamenti come quello di domenica (anche Italiano gli ha fatto notare che sarebbe stato meglio evitare di mettersi quel dito davanti alla bocca) e continuare a lavorare sodo.

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