Figlio d’arte ma non solo. Federico Chiesa è molto di più. Da oggi, ufficialmente, un giocatore della Fiorentina 2016/2017. L’annuncio lo ha dato direttamente Paulo Sousa. Uno che difficilmente si sofferma in elogi sui singoli, in conferenza stampa. Ma ignorare le giocate del classe ’97 durante la prima settimana di ritiro era praticamente impossibile. Consigli continui, da parte del portoghese, al giovane proveniente dalla Primavera viola giorno dopo giorno, tra allenamenti e partite.
“Se è contento mio figlio, sono contento anche io”, ha dichiarato ai microfoni di LaViola.it il padre di Federico, Enrico Chiesa. “Sì, è una soddisfazione per me. Soprattutto sono contento per lui, vuole fare questo mestiere: questi sono i primi passi. Come un bambino quando cresce piano piano. Deve ancora camminare, è ancora lunga la strada. Io mi fido della Fiorentina, è 10 anni che è in maglia viola”.
Talento grezzo da formare con cura, classe innata e fisico già discretamente pronto per il calcio dei grandi. Ed anche personalità, oltre ad una duttilità tattica che ha permesso a Sousa di far di necessità virtù, in questa prima parte di ritiro. Federico Chiesa, figlio dell’ex attaccante viola Enrico, nasce esterno offensivo. Impiegabile a destra così come a sinistra. Nella prima settimana di Moena, però, Sousa ha saputo sfruttarlo anche come interno nel centrocampo a tre. Una mezz’ala di gamba e qualità. E Federico ha strappato applausi fin da subito.
È chiaro che questo è solo il primo – importantissimo – passo per lui, il primo gradino nel calcio professionistico. In un’età nella quale il 99% dei coetanei viene dato in prestito in Lega Pro o Serie B per farsi le ossa. Evidentemente Paulo Sousa, ma anche Corvino, oltre a mettere a frutto il materiale a disposizione, ha intravisto potenzialità importante nel giovane cresciuto in viola. Dopo Dragowski, Diks, Hagi e in attesa di Toledo, è un altro giovanissimo sul quale la Fiorentina ha deciso di scommettere.
Una scommessa, una pianticella fatta in casa. E per questo ancor più significativa. Perché Federico Chiesa, cresciuto a Firenze e in maglia viola, può essere la base per il futuro. L’esempio anche per gli altri. Una sorta di nuovo Bernardeschi, se vogliamo. Ma anche pedina fondamentale per le nuove regole Figc. Per la Fiorentina missione quasi impossibile, riempire gli slot dei 4 giocatori cresciuti nel vivaio viola. Ad ora in squadra ci sono solo Babacar e Bernardeschi (con il primo peraltro tutt’altro che sicuro di restare) inseribili in questo contesto, con il rischio di perdere due (o tre) posti nella rosa dei 25. Chiesa, addirittura, sarà inserito fuori lista, in quanto Under 21, ma comunque giocatore utile per la rosa di Sousa. Sarà come avere un giocatore in più nei ‘quattro’ cresciuti nel vivaio viola.
Una pianticella, ‘seminata’ nella prima gestione Corvino, pronta adesso a crescere con la prima squadra di Paulo Sousa.
Di
Redazione LaViola.it