La Fiorentina aspetta l’evolversi del mercato, valuta diversi profili in entrata (da Dia a Zapata) e deve decidere se far partire almeno uno dei centravanti
Jovic o Cabral? Entrambi, nessuno dei due oppure uno sì l’altro no. Se quest’ultima è la strada, chi resta e chi parte? E poi, chi arriva? Domande che rimbalzano nelle stanze della sede viola, aspettando soprattutto le occasioni di mercato che, attorno a Cabral, iniziano a essere ricorrenti ma che al momento non soddisfano la Fiorentina. Così scrive La Nazione.
I NODI DI LUKA. La situazione Jovic è la più complessa, alla fine potrebbe davvero rimanere qua, per almeno due motivi, fino al 2024. Esiste anche la possibilità scatti l’opzione biennale per il successivo rinnovo. Il serbo e i viola sono vincolati da un accordo che se portato fino al prossimo anno, consentirà a tutti gli attori in causa di dribblare risoluzioni contrattuali pericolose sotto il profilo economico. Anche il Real Madrid che ha come unico obiettivo che Jovic inizi a giocare secondo le sue qualità e che gli uomini di mercato viola lo possano piazzare a buon prezzo, per prendersi il 50% della futura rivendita. Poi Italiano pensa di poter fare in modo che Jovic torni a essere quello di un tempo.
ARTUR E NON SOLO. Su Cabral le valutazioni nascono da eventuali richieste che però dovranno eventualmente essere superiori ai 15 milioni sborsati dai viola per prenderlo dal Basilea. Certo, il suo rendimento, dopo un periodo di ambientamento anche lungo, si è alzato, come dimostrano le reti segnate (più in Europa che in Italia). In entrata i profili che interessano vanno da Dia ad Arnautovic, da Zapata a Retegui, fino a Nzola. La crescita della Fiorentina passa dalle scelte in attacco.
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Redazione LaViola.it