Il Normal One e quei ricordi indelebili nel nome di Astori. Uno striscione, il coro e tante emozioni. Fu aziendalista, poi si dimise.
Emozioni al ritorno di Pioli, amato ancora dai tifosi (bello lo striscione in curva) e dai superstiti del gruppo che perse Astori, il 4 marzo 2018 a Udine, il giorno più buio della storia viola. Il Normal One ha lasciato a Firenze ottimi ricordi umani, è stato un aziendalista quieto fino al momento in cui proprio l’azienda – con il comunicato dell’aprile di un anno fa – gli ha puntato addosso l’indice, e anche qualcos’altro. Divorzio istantaneo, rancore puro senza aggiunta di veleni pubblici, tante verità tenute in freezer. Così scrive La Nazione.
EMOZIONI. E questo evidentemente è stato apprezzato anche da chi si aspettava un match di pugilato a colpi di retroscena. E invece no: Pioli è tornato nello stadio in cui probabilmente ha vissuto le emozioni più grandi, compresa quella del gol nella partita surreale contro il Benevento. Astori, l’11 marzo 2018, quando Vitor Hugo con il numero 31 segnò alle 13, il numero del Capitano. E ieri al tredicesimo, quando è volato il coro dello stadio per Davide, anche Pioli ha applaudito.

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Redazione LaViola.it