Pesano tanto i 7 gol fatti contro il Lask, che hanno spinto più in su la Fiorentina. Ma da Guimaraes tanti segnali da cogliere
Salvo l’onore, salva la classifica. La Fiorentina ringrazia Rolando Mandragora, ringrazia i suoi uomini di maggior qualità, l’artiglieria pesante che Raffaele Palladino manda in campo nella ripresa e pareggia nel catino di Guimaraes contro un Vitoria che dimostra di meritare la prestigiosa seconda piazza davanti all’inarrivabile Chelsea, scrive La Gazzetta dello Sport.
BRIVIDI. La Viola evita di uscire dal tabellone delle prime otto di Conference League. Un primo tempo inguardabile aveva creato l’allarme. Più di un allarme. Perché in campo c’era soltanto una squadra, quella in maglia bianca di Rui Borges alla quale la Fiorentina ha concesso tanti tiri liberi, le sgasate sulla catena di destra e in più ha aggiunto errori in uscita che potevano costare ancora più cari. Vero Quarta? Nei primi 45’ Rui Borges ha surclassato la Viola costruendo una gabbia perfetta, partendo aggressivo, come capita spesso alle squadre di casa in Europa contro le italiane spesso troppo attendiste. La Viola, partita senza alcuni uomini migliori e quindi anche il bomber Kean, ha aspettato, pensando di ripartire con Gud abile tra le linee, ma l’islandese predicava nel deserto, poco assistito da Ikonè con Kouamè imbottigliato e Beltran fuori posizione, perché ala non è. Solo Mandragora ha tentato qualche lancio interessante mentre Richardson si è perso nei sui leziosissimi che contro la garra dei portoghesi non potevano funzionare.
ASSALTO FINALE. L’assalto è arrivato nel finale. Con Dodò instancabile e Colpani a supporto sulla catena di destra. Proprio l’irruenza del brasiliano ha prodotto il miracolo. Palla messa da destra, smanacciata da Varela, ma nessuno si è accorto che tutto solo dall’altra parte c’era Rolando Mandragora che il tiro ce l’ha e aveva colpito anche contro il Lask. Esecuzione perfetta e festa viola, come col Lask, grazie a un doppio muro di Colpani. L’essenziale. Quei sette gol di Firenze agli austriaci sono serviti tantissimo a tenere un’ottima posizione nel tabellone che verrà composto. Non è il secondo posto, è il terzo dietro il Vitoria che resta imbattuto. Ma è tanto per una Fiorentina che torna dal Portogallo con la consapevolezza che con la squadra titolare si possono fare ottime cose, ma con i cambi che giocano davanti è difficile essere pericolosi anche se Gud pensa come pochi con i piedi. Il mercato è alle porte. Servono innesti per pensare di poter restare lassù in A e per andare avanti in Europa.
Di
Redazione LaViola.it