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Rassegna Stampa

Il rilancio di Palladino: la strada per il futuro della Fiorentina

Il tecnico traccia la rotta, si sente al timone della ripartenza nella prossima stagione. Ma con o senza Conference cambieranno le cose

Galleggiando tra una stagione ormai quasi totalmente ascrivibile al passato e gli ultimi 90 minuti del campionato, l’avvenire viola inizia a prendere forma. L’ultima giornata tiene ancora aperte questioni di campo e di classifica, con la Fiorentina aggrappata a due risultati — una propria vittoria sul campo dell’Udinese e una contemporanea sconfitta della Lazio in casa con il Lecce — per agguantare sul filo di lana il sesto posto in classifica e quindi la quarta partecipazione consecutiva alla Conference League. Così scrive il Corriere Fiorentino.

DOMANI. Poi si apriranno le porte delle valutazioni sul domani gigliato, come rimarcato da un Palladino decisamente più spigliato e coriaceo rispetto alle ultime conferenze stampa. «Lunedì ho appuntamento con la società per programmare il futuro, martedì con il mio staff: analizzeremo cosa è andato bene e cosa no. Sappiamo di dover ripartire da un blocco solido di 10-12 giocatori e da lì costruire. Squadre come Atalanta, Bologna, Lazio e Inter negli ultimi anni hanno cambiato poco e si sono sviluppate attorno ad un’ossatura precisa. Puntiamo alla conferma di un gruppo solido che possa poi trascinare gli altri giocatori».

MENO RIMPIANTI. Dietro queste parole, pronunciate con fermezza, si cela non solo la sicurezza con cui Palladino guarda al futuro — il proprio e quello della Fiorentina — ma anche la consapevolezza su quale debba essere il telaio da cui ripartire. Tra le pedine chiave impossibile non citare Moise Kean. Senza Conference, le partite si ridurrebbero drasticamente e di conseguenza verrebbe meno l’impellenza di puntare sulla profondità della rosa; al contrario, in caso di qualificazione ai preliminari di Conference la Fiorentina sarebbe chiamata ad allestire una rosa ampia. Palladino ha rivolto un appello anche ai tifosi viola, dopo la recente contestazione: «Capisco i tifosi e la loro delusione, ma li invito a credere nel percorso che stiamo portando avanti, perché non tutto è da buttare. Il rammarico è che, con 65 punti, si rischi di rimanere fuori dall’Europa». Per la Fiorentina si aprirà un nuovo capitolo del proprio percorso, con un orizzonte già chiaro: trovare la chiave giusta per un domani con minori rimpianti e maggiori soddisfazioni.

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