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Il ricordo di Astori: centro sportivo a Betlemme a suo nome, per portare avanti i suoi progetti

Pagina dedicata a Davide Astori su Tuttosport. Il muro del pianto sui cancelli del Franchi , con i ricordi del capitano viola lasciati da tutti i tifosi d’Italia e da calciatori e dirigenti che sono passati da Firenze, resterà lì almeno fino all’8 giugno quando il Franchi ospiterà Italia-Portogallo di calcio femminile e la Figc renderà omaggio a quella cascata di sciarpe viola. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato che il Comune è pronto per la cerimonia ufficiale dell’intitolazione del centro sportivo che porterà per sempre il suo nome. Manca solo la data che sarà indicata dalla Fiorentina e dalla famiglia. Fiorentina e Cagliari, insieme, stanno preparando per domenica alcune iniziative nel ricordo di Davide. Compatibilmente con impegni i genitori Anna e Renato faranno il possibile per esserci.

Quindi il racconto di Luca Scolari, che ha portato la maglia di Astori a Gerusalemme:

Ho avuto la fortuna di conoscere Davide Astori, tanti anni fa grazie, grazie alla mia professione di manager sportivo ed è facile oggi dire che era una persona speciale, ma è proprio così: fatti, poche parole. L’ultima volta che ho parlato con lui è stato nel mese di febbraio. Pur non essendo stato tra i promotori del Playground di Gerusalemme, realizzato nel 2016 nel quartiere Armeno grazie alla solidarietà di tanti campioni dello sport, Davide mi chiedeva sempre se tutto funzionasse bene e se i bambini giocassero insieme.

La promessa reciproca che ci eravamo fatti era stata chiara: la ceramica senza un nome sarebbe stata riempita con il suo. Ne parliamo con Buffon, testimonial del progetto e Zanetti, testimonial anche lui del playground, e programmiamo di andarci o prima o dopo i mondiali anche con Cristiano Ronaldo e Messi. Davide è entusiasta: «Luca, però, non facciamo toccata e fuga. Organizza una partitella con i bambini e andiamo a Betlemme: mi hanno detto che ci sarebbe l’opportunità di realizzare un campo sportivo anche lì. Ci fermiamo per una notte e rientriamo». Poi, arriva il 4 marzo, il giorno della tragedia. Da quando ho appreso la notizia della scomparsa di Davide, ho continuato a pensare a un’iniziativa da intraprendere in Terra Santa nel nome di Astori.

Con il gruppo di amici di Assist for Peace abbiamo coinvolto Fra’ Ibrahim Faltas, il religioso che, durante l’Assedio alla Basilica della Natività nel 2002, ha fatto da paciere tra le forze Israeliane e Palestinesi, con la sua Terra Sancta High School, crogiolo di ragazzi di tutte le etnie. Fra’ Ibrahim ha da subito condiviso l’iniziativa. Ringrazio la Fiorentina e la famiglia Della Valle che hanno agevolato l’iniziativa, promuovendo con la città di Firenze lo sforzo perché lo sport vada oltre i muri e le barriere erette in questi difficili territori.

Arriva il gran giorno. Un gruppo di bambini parte dalla porta di Damasco, nella città vecchia di Gerusalemme, indossando una candida divisa bianca della Fiorentina. Sono accompagnati da Padre Ibrahim: camminano nelle viuzze piene di turisti e suscitano attenzione e stupore. Si dirigono con solennità verso il Santo Sepolcro e, senza troppo pensare all’etichetta ed al cerimoniale, portano con loro la maglia ufficiale di Davide con la fascia di capitano, donata dalla Fiorentina. Entrano all’interno del Sepolcro, si fermano sulla Pietre della Deposizione. I bambini intonano canti solenni, la maglia viene benedetta dalle autorità ecclesiastiche presenti e, grazie alla Fiorentina, sarà consegnata alla famiglia di Davide. In un’atmosfera toccante e surreale che ha coinvolto le migliaia di persone che erano al Santo Sepolcro, i bambini si spostano nel cortile della scuola di Terra Santa: ad attenderli, i pari età della scuola calcio della Roma aperta a Gerusalemme. Si gioca una partita fra i bambini con la maglia della Fiorentina e quella della Roma, due fra le squadre in cui Davide ha militato. Finisce in parità, in uno spirito di lealtà sportiva e serenità.

Nel nome di Davide doniamo un momento di felicità ai bambini di Betlemme. Tutti insieme, ancora progettiamo di realizzare il campo sportivo di Betlemme, il progetto a cui pensava Davide. La piastrella che non ha potuto firmare, brillerà per sempre vicino alla Natività e l’impianto si chiamerà Davide Astori. 

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