Pioli prima e Pantaleo Corvino poi, non mentivano quando parlavano di contatti assidui e ricorrenti con Andrea e Diego Della Valle. Il disimpegno annunciato dal comunicato di inizio estate non era una boutade ma allo stesso tempo neanche un disinteresse assoluto. La famiglia Della Valle c’è, è presente e l’iter per lo stadio nuovo procede così come è vivo l’interesse per le cose di casa Fiorentina. Piace il progetto giovani, piace la voglia e la carica di Pioli, così come c’è voglia di arrivare finalmente alla parola fine, o meglio inizio, nell’inter per la costruzione del nuovo stadio. Ma tutto questo scenario chiede per forza di cose un cambio di marcia anche da parte della squadra. Lo 0 in classifica deve essere cancellato al più presto. Già da Verona, per favorire in primis la creazione di un clima positivo attorno alla squadra che così giovane ha bisogno di trovare spinta ed entusiasmo, ma anche per ip ritorno tra meno polemiche da parte degli stessi Dv.
Ecco che la coppia di gare contro Verona e Bologna arriva a fagiuolo per la Fiorentina che non può sbagliare. Il tempo degli alibi inizia a scadere. Per questo Pioli al Bentegodi si affiderà subito a Thereau. L’ex Udinese ha il piede caldo, essendo già andato a segno 3 volte in altrettante gare disputate fin qui in stagione. E contro l’Hellas respira clima di derby dato il suo passato al Chievo. Davanti ancora Simeone, e dal primo minuto Chiesa. Niente Saponara, ancora non disponibile ma in crescita. Ancora 4-2-3-1 con Benassi ancora sulla trequarti. In mezzo Badelj e Veretout. Dietro i ballottaggi veri. Più Gaspar di Laurini a destra, più Pezzella di Hugo in mezzo al fianco di Astori e Biraghi a sinistra. La fase difensiva sarà già un esame per lo stesso Pioli e la Fiorentina. Troppo leggera, infatti, nelle prime due uscite di campionato la retroguardia gigliata. E partire con l’handicap anche a Verona sarebbe un disastro dal punto di vista psicologico visto quanto conta la gara anche per i veronesi.
Il clima si sta rasserenando all’esterno. Adesso serve una spinta a questo cambiamento positivo. E servono tre punti a Verona per dare un ulteriore input a questa situazione.

Di
Gianluca Bigiotti