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Il punto sulla panchina del futuro: Di Francesco si tiene la pole, Pioli in recupero

LA GIRANDOLA dell’erede di Sousa si è rimessa in moto. Anzi, a dire il vero non ha mai smesso di correre. Sì, nonostante gli scherzi e il gossip del primo aprile, l’argomento ’panchina del futuro’ è rimasto ed è di strettissima attualità.

LA FIORENTINA – lo si è capito – avrebbe deciso da tempo a chi assegnare la squadra che verrà. Il nome giusto è quello di Eusebio Di Francesco, ma il sì, quello vero, quello definitivo, deve ancora arrivare. Forse per questioni burocratiche (c’è ancora in essere il contratto con il Sassuolo), forse per ragioni economiche (la clausola o la rescissione dagli emiliani hanno comunque un prezzo), forse per situazioni di mercato (Di Francesco avrebbe una lista di rinforzi importante), fatto sta che l’allenatore neroverde si è preso del tempo. Tempo che la Fiorentina sta impiegando per prendere a sua volta in considerazione altre soluzioni. Naturalmente ’condivise’ all’interno dello staff dirigenziale. E poi, negli ultimi giorni, anche posizioni che parevano blindate si sono improvvisamente… ammorbidite. Prendiamo Pioli. La sua conferma all’Inter è adesso tutt’altro che scontata. E soprattutto il club nerazzurro potrebbe decidere di non aspettare l’ultimo giorno della stagione per decidere che si andrà avanti senza Pioli. Più la scelta dei dirigenti nerazzurri arriverà in anticpo (sulla fine del campionato) più la Fiorentina potrebbe tenersi concretamente a disposizione la carta Pioli. Da evidenziare anche il sempre più probabile divorzio di Spalletti dalla Roma. Ok, qui il discorso d’investimento economico per arrivare al tecnico giallorosso sarebbe decisamente pesante (di conseguenza la percentuale di uno Spalletti in viola è bassina), ma un tentativo della Fiorentina non è da scartare a priori.

DISCORSO simile per Sarri e il suo futuro a Napoli, mentre proprio in seguito alla pessima prova di Firenze, anche il Bologna starebbe per prendere la decisione di non andare avanti con Donadoni. E il Dona è uomo vicino, molto vicino, a Corvino. Infine arrivano conferme che chiunque sia il nuovo tecnico viola, la proposta di contratto della Fiorentina sarà triennale e non più biennale.

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