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Editoriali

Il problema non è in ‘chi si vende’, semmai ‘quando si vende’ e soprattutto ‘chi si compra’

La possibile uscita di Comuzzo non convince. Non per l’offerta del Napoli, quanto per tempistiche. Sembra esserci un pò di confusione nella Fiorentina

C’è una legge nel calcio moderno che anche i più nostalgici hanno ormai metabolizzato: ‘di fronte a determinate offerte per un calciatore non si può dire no’. Concetto accompagnato spesso dal ‘non esistono più le bandiere’. Piaccia o meno, al netto delle filosofie, il calcio di oggi è questo. Prendere o lasciare.

Senza voler riaprire ferite più o meno rimarginate come Vlahovic o Chiesa, con tutte le variabili del caso (tra l’altro, col senno di poi, operazioni ottime per quello che hanno dato alla Juve), il problema non sta tanto nel ‘chi si vende’,  semmai ‘quando lo si vende’ e soprattutto inchi si compra al suo posto’.

In tal senso, per quanto Comuzzo possa essere un difensore giovane, di prospettiva, forte, che non ha fatto neppure l’Under 21 venendo direttamente chiamato in Nazionale maggiore con annesse parole d’elogio da parte di Spalletti e tantissimi addetti ai lavori, che ha avuto un periodo difficile solamente nelle ultime gare dopo aver fatto un girone d’andata da 7,5 in pagella, per il quale dopo neanche 30 presenze in Serie A ti offrono 30-35 milioni, non sarebbe così sbagliato pensare di venderlo. Anche perché, quei soldi sarebbero circa un quinto del fatturato annuo di un club come la Fiorentina. Piuttosto, come detto, è la tempistica che non convince (convincerebbe) e neanche il fatto che se dovesse uscire Comuzzo il reparto difensivo viola sarebbe a posto così con l’arrivo di Pablo Marì o con Ghilardi. Ci sarebbe stato Valentini, ah no, neanche visto e già mandato a giocare altrove. E’ ormai iniziato febbraio e mancano poche ore alla fine del mercato, una Fiorentina che si è detta ‘molto ambiziosa’ e che naviga a ridosso della zona Champions League non dovrebbe pensarci neppure a vendere un perno della propria difesa a metà stagione. Per nessun tipo di offerta. Se il Napoli offre adesso 30-35, inoltre, è abbastanza logico pensare che la valutazione di Comuzzo possa essere la stessa, se non superiore, anche a giugno.

Poi c’è l’aspetto del ‘chi si compra’. Per diverse settimane la Fiorentina ha seguito Luiz Henrique, poi c’è stato Tzimas, quindi Tizio, Caio e Sempronio. Se la sessione di calciomercato era iniziata con rumors e voci che davano una Fiorentina interessata a calciatori da 25-30 milioni di euro, ma con la necessità di far prima partire i vari Ikoné, Kouame etc, se dovesse partire anche Comuzzo, teoricamente, vorrebbe dire che ci sarebbero a disposizione i soldi di Comuzzo e quelli che erano in ponte per Luiz Henrique o chi che fosse. Fagioli e Zaniolo sarebbero anche dei nomi interessanti, ma basterebbero? Per come era iniziato gennaio, l‘idea era quella del meglio pochi ma sicuri, almeno in quelle che erano le priorità e le esigenze.

Per questo la sensazione è che non possa essere finita con Zaniolo e/o Fagioli. Soprattutto se dovesse partire Comuzzo. Se il difensore non andasse al Napoli, invece, con gli arrivi di Folorunsho, Fagioli e Zaniolo già cambierebbe qualcosa. Resta, comunque sia e vada, l’idea di una certa diffusa confusione. Sia in entrata che in uscita, come testimonia quanto accaduto con Valentini.

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