Preparatore atletico del Milan di Pioli ed ex Fiorentina dal 2017 al 2019, Osti parla della scelta di abbandonare Moena: “Era ok per le temperature, ma…”
Dal fresco di Moena al caldo di Bagno a Ripoli, dalla Val di Fassa al Viola Park. Come ci si prepara a temperature che arrivano anche a 40°? A rispondere è Matteo Osti, preparatore atletico del Milan di Pioli ed ex Fiorentina dal 2017 al 2019, che parla così a La Repubblica: “I ritiri in montagna hanno come beneficio il clima. Si lavora a temperature giuste, soprattutto le prime due settimane in cui si chiede più sforzi fisici e anche il riposo è ottimo. Tuttavia negli ultimi anni il lavoro in sede è diventato più idoneo per una serie di motivi, primo fra tutti quello delle strutture. Le attrezzature tipo la palestra sono adatte a ogni programmazione e anche per fisioterapisti e staff medico è molto più semplice seguire un calciatore a casa rispetto che sulle Dolomiti. Non solo, adesso si tende a dare un giorno di riposo in più a fine settimana e se stai a casa i giocatori possono andare con le famiglie, staccando di testa e non spostandosi solo su una baita”.
TOURNEE. “La tournée o le amichevoli internazionali a fine ritiro sono poi perfette per convertire la grande mole di lavoro e ricercare la brillantezza. Ecco perché tutti adesso scelgono un ritiro in sede più alcune partite all’estero, per unire al meglio le due fasi della preparazione”.
Di
Redazione LaViola.it