
Il preparatore atletico ex Cagliari, Napoli e Nazionale a Radio Bruno. “Il calcio è cambiato, prima la preparazione estiva aveva più importanza”
Matteo Levi Micheli è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare la preparazione estiva della Fiorentina. Queste le sue parole: “Non è stato tanto il preparatore a cambiare il calcio, è cambiato il calcio in generale. La stagione prima era molto più breve, c’erano molte meno partite, le coppe erano organizzate diversamente. Il periodo di preparazione aveva più influenza sulla stagione. Adesso le soste sono ridotte al minimo, le rose sono ampie e ci sono un sacco di giocatori stranieri che viaggiano per andare in nazionale. Gli staff sono molto più grandi. Si cerca di individualizzare il lavoro, in particolare per i giocatori che arrivano dopo e che hanno bisogno di un lavoro supplementare“.
DATI. “La tecnologia va avanti. Con i dati abbiamo più risposte, ma c’è sempre una risposta individuale che va sempre osservata. La grande difficoltà è gestire il calendario. La preparazione non può prescindere da un’attenta valutazione delle condizioni di partenza del giocatore. Grazie ai dati, si riesce a valutare lo stress dell’allenamento tecnico-tattico. Quando ho iniziato gli allenatori mi dicevano: “te fai il preparatore, al resto ci penso io”. Oggi, l’allenatore deve avere il supporto dei suoi collaboratori“.
AMICHEVOLI. “Le prestazioni calanti in amichevole dimostrano il tanto lavoro fatto“.

Di
Redazione LaViola.it