La Juve è la squadra con più minutaggio assoluto, occhio al rientro di chi ha giocato in Qatar. Il preparatore: “Attenzione agli infortuni”
Sul Corriere della Sera si parla dei giocatori ‘italiani’ di ritorno dal Qatar. Il minutaggio dei calciatori di serie A che hanno partecipato al Mondiale è stato consistente. Davanti a tutti, ampiamente staccata nella classifica delle squadre più impegnate, c’è la Juventus, con i suoi undici giocatori in campo complessivamente per 2.628 minuti, quasi il doppio di Inter (1.416’), Milan (1.409’), Napoli (1.368’) e Torino (1.137’). Podio dei singoli? Primo Amrabat della Fiorentina, 660’, protagonista assoluto col Marocco e ora nel mirino di mezza Europa: per lui sarà un mercato caldo. Alle spalle, il croato interista Brozovic (554’) e il francese milanista Theo Hernandez (508’).
RITORNO. Ovviamente oltre al minutaggio a fare la differenza è la durata complessiva del torneo, vale a dire fin dove si è arrivati, perché un conto è uscire ai gironi e quindi essere a casa da tre settimane e un conto restare fino alla finale. In questo senso Spalletti ha tirato un sospiro di sollievo: il polacco Zielinski è uscito già ai gironi come il camerunense Anguissa, il sudcoreano Kim agli ottavi. Meno bene è andata a Inzaghi, ad Allegri e a Pioli, con molti giocatori di Inter, Juve e Milan che sono rimasti in Qatar fino alla fine. Molto, ovviamente dipenderà anche dalla testa. È il caso degli argentini. Lautaro, Di Maria, Paredes, lo stesso Dybala che pure ha giocato poco: la stanchezza ci sarà e si farà sentire, specie quando inizierà il tour de force con due partite a settimana, ma è chiaro che il titolo di campeones sarà un incentivo in più.
DELUSI E INFORTUNI. Allo stesso modo, andranno recuperati mentalmente i giocatori che hanno vissuto un Mondiale deludente, come il belga Lukaku. A Giroud è andata meglio, ha trascinato la Francia fino alla finale, quando però ha subito l’assurda umiliazione della sostituzione dopo 40’: la bottiglietta scagliata a terra è una delle immagini cult del Mondiale. La sua voglia di rivincita può tornare utile al Milan nella rincorsa al Napoli. Per tutti, una raccomandazione. E a lanciarla è Stefano Fiorini, uno dei più esperti preparatori atletici italiani: «Occhio agli infortuni, erano in enorme aumento già nella prima parte di stagione. Ora sarà una corsa senza soste fino a giugno. Se non si gestisce bene questa ripresa, si rischia grosso».
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Redazione LaViola.it