La prova di Monchengladbach non sarà di sicuro da ricordare negli annali delle migliori prestazioni viola di sempre, anzi sul piano del gioco è stata una delle peggiori della stagione. Una magia di Federico Bernardeschi, ha però consentito alla Fiorentina di sbancare il Borussia Park e di portare a casa un risultato che permetterà agli uomini di Sousa di avere due risultati su tre nel ritorno di Firenze.La squadra pur giocando molto sottotono nelle difficoltà ha saputo soffrire e ha riscoperto una volta in più un Tatarusanu in grado di fare la differenza tra i pali.
Chi invece non ha portato praticamente niente alla causa viola, né in fase di copertura né davanti, è Christian Tello che dopo aver fatto un passettino in avanti sul piano del gioco grazie alle ultime prestazioni disputate in campionato, dopo ieri sera, sembra averne rifatti due indietro proprio come fanno i “gamberi”. Lo spagnolo è risultato a dir poco anonimo nel corso del match. Pochissimi palloni toccati; come un fantasma nel rettangolo di gioco incapace di sacrificarsi in copertura e di combinare qualcosa nella metà campo offensiva se non in occasione di un assist dalla destra nel secondo tempo per Borja Valero. Cercato certamente poco dai compagni Tello dimostra però di essere ancora molto fragile sul piano applicativo e agonistico, insomma di non essere ancora una volta entrato nei meccanismi viola e di non aver acquisito la mentalità giusta per uscire definitivamente da una stagione molto incostante.
Con il ritorno dl Chiesa già dalla prossima gara, Tello ha perso l’ennesima occasione per riuscire a convincere Sousa e il popolo fiorentino di una sua possibile crescita, sbagliando una gara importante in un palcoscenico come quello europeo e dimostrando ancora i limiti evidenti che lo separano da un giocatore di personalità.
Di
Gianmarco Romano