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Il paradosso Berna-Chiesa: in flessione nella rimonta viola. A Palermo per tornare protagonisti
Erano le facce più belle di un’anonima annata viola. Poi volti abbuiati nella rimonta della Fiorentina verso l’Europa. Il paradosso di Federico Bernardeschi e Federico Chiesa, la F2 del vivaio viola non protagonisti dell’ultimo mese di slancio della squadra di Sousa. Qualche problema fisico, meno brillantezza e lucidità nelle giocate, e utilizzo part-time.
La Fiorentina ha perso appena una volta negli ultimi due mesi, dall’uscita dall’Europa League. Quindici punti in otto partite, e distanze ridotte verso il 6° posto. Insomma, corsa all’Europa riaperta, ma in questo periodo Bernardeschi e Chiesa non sono stati proprio protagonisti. Anzi. Motivi diversi e storie diverse, ma entrambi lontani dai riflettori dopo i sonori applausi ricevuti per gran parte di stagione. Quando, paradossalmente, la squadra invece faceva fatica.
Federico Bernardeschi è stata la vera nota stonata della vittoria di sabato contro l’Inter. Una prova insufficiente, macchiata ancor più dal rigore tirato e fallito con un mezzo cucchiaio disastroso. I fischi dello stadio, poi le scuse e i relativi applausi. Insomma, niente di rotto e tutto riparabile. Ma in realtà Berna non incide da tempo: il gol manca dall’11 febbraio contro l’Udinese. Da allora i problemi fisici, l’uscita dall’Europa e solo un paio di prove sufficienti contro Cagliari e Sampdoria.
Per Federico Chiesa, invece, la gara con l’Inter è stata caratterizzata da un’intera panchina. Per la prima volta a guardare dopo 4 mesi e mezzo, e 19 presenze di fila. Una escalation che ha portato il classe ’97 prima alla convocazione in Under 21, poi alla chiamata di Ventura per lo stage azzurro a Coverciano. Per Chiesa l’ultimo spunto decisivo è datato 19 febbraio, quando servì l’assist a Kalinic contro il Milan. Dopo comunque prove positive contro Torino e Atalanta, ma nell’ultimo mese e mezzo il calo è stato netto. E fisiologico, per un ragazzo della sua età. Una sola volta titolare nelle ultime quattro, ha pagato qualche acciacco e anche la chiamata dell’Under 21, con cui ha giocato 118′ a tutto gas nel giro di pochi giorni. Stupendo Di Biagio (che lo porterà all’Europeo), ma anche pagando un po’ pegno a livello di brillantezza e condizione.
Entrambi, Bernardeschi e Chiesa, dovrebbero essere titolari a Palermo: il primo si gioca un posto con Ilicic e Saponara, il secondo è in ballottaggio con Maxi Olivera e Milic. Per la F2, comunque, un’occasione ghiotta su un campo tutt’altro che proibitivo. Quelle che restano, in ogni caso, le due sorprese migliori di questa frastagliata annata viola. Una chance per tornare protagonisti.