Rassegna Stampa

Il nuovo mestiere del Cholito, al bivio tra stimoli e stress

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Simeone adesso ha una vera alternativa: l’idea è farlo giocare insieme a Muriel, ma il colombiano può giocare anche da prima punta con due esterni larghi

Sempre titolare da quando è a Firenze (a parte due volte nella scorsa stagione contro Udinese e Sassuolo e due in questa contro Torino e ancora Sassuolo), il Cholito è a un bivio dopo 53 maglie indossate da protagonista in campionato: accettare la concorrenza come uno stimolo, oppure subirla come uno stress, scrive stamani La Nazione in edicola. La terza soluzione è quella della convivenza in un modulo a due punte (il 3-5-2), ipotesi sulla quale Pioli sta mentalmente lavorando con il dubbio legato al possibile superuso di Chiesa sulla fascia. Nuovi equilibri da trovare. Simeone dovrà cercarne anche uno interno, perché le ultime settimane – ma un po’ tutta la stagione, visto che non ha segnato per dieci partite consecutive prima di ritimbrare a Reggio Emilia – sono state complicate. Dai sorrisi sventolati dopo i gol, al dito vicino al naso mostrato alla curva (con annessi e connessi in fatto di rapporti).

E ora è arrivato uno come Muriel, che è tutto fuorché un ripiego in attacco avendo un passato, età e ambizioni da teorico protagonista. Per la prima volta da quando è arrivato a Firenze, dopo il lungo corteggiamento e la promessa rispettata con Corvino nell’estate del tira e molla di Kalinic, il centravanti argentino deve sintonizzarsi con una nuova realtà: in ogni allenamento dovrà dimostrare di essere pronto, perché alle sua spalle non c’è solo la teoricissima concorrenza di Vlahovic (…).

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