L’argentino è nel miglior momento della stagione, Italiano deve imparare dagli errori del collega del Brighton. Ma c’è Belotti in grande attesa
Un ex viola è già stato impallinato giovedì sera. Igor contro Dybala, i muscoli contro il genio: quando mai lo prende? E infatti non l’ha mai preso. Stasera Italiano non seguirà la traccia del suo collega e compare di filosofia applicata al calcio, non farà come De Zerbi, anche perché se affidasse l’argentino al capitano Biraghi potrebbe finire allo stesso modo di Roma-Brighton. Ci vorrà qualcosa di diverso da una marcatura diretta. E’ innegabile che oggi la distanza tecnica fra le due squadre sia di nuovo ampia, forse più di quanto suggerisca la classifica con i cinque punti che le separano. L’ultimo Dybala, che è pure il miglior Dybala della stagione, fa paura. A Italiano non sarà sfuggito l’elementare ma efficace meccanismo che ha permesso alla Roma di segnare l’1-0 contro il Brighton: verticalizzazione pronta, rapida e precisa di Paredes per Dybala sfuggito alle spalle dell’altissima difesa dezerbiana, pallone agganciato dall’argentino, portiere aggirato, gol. Ecco, quello è un gol che la Fiorentina prende con una certa consuetudine e se davanti si ritrova quel fenomeno di argentino il rischio aumenta, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
L’ATTESA DI BELOTTI. La Fiorentina dell’allegra difesa vista a Budapest deve tornare alla svelta al dicembre scorso quando in cinque partite aveva subìto un solo gol. Concedendo quanto ha concesso agli israeliani stasera finirebbe male per i viola. Anche perché accanto a Dybala c’è un tale Lukaku. Dopo aver sofferto davvero troppo quell’armadio a quattro ante di Pierrot, centravanti del Maccabi Haifa, sarà un problema per Milenkovic afferrare il gigante della Roma (che ha perfino qualche anta in più), peraltro già a segno all’andata contro i viola. Però, sul versante opposto, la Fiorentina ha la risposta buona, ha un giocatore in attesa di questa partita da più di un mese. Belotti aspetta la Roma per ringraziarla di averlo spinto a Firenze (dove ha trovato spazio) e per punirla per la stessa ragione. Era di troppo a Trigoria, la Roma gli ha preferito Lukaku (ovvio), ma anche Azmoun (un po’ meno ovvio), adesso tocca a lui.

Di
Redazione LaViola.it