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Il mistero dello stadio nuovo: il progetto è depositato la presentazione slitta

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«Quando si presenta il progetto dello stadio nuovo? Chiedete alla Fiorentina, è un’operazione privata», dicono in Palazzo Vecchio. «È tutto a posto, siamo pronti su tutto. Solo questione di agende, di trovare l’incastro giusto tra il sindaco Nardella e il presidente Andrea Della Valle che è impegnato con la Tod’s per le settimane della moda», spiegano dal club. «Tra fine febbraio e inizi di marzo», aggiungono. In pratica annunciando un altro slittamento. L’ennesimo, come fosse ormai quasi una maledizione, in questa singolare vicenda che si trascina ormai da 3 mila giorni e ora si tinge pure di misteri, freddezze, dubbi.
Almeno per tre volte da dicembre in poi è saltata la data ipotizzata dallo staff dei Della Valle d’accordo con gli “sherpa” di Palazzo Vecchio per lo “show” di presentazione. Fine dicembre, fine gennaio, prima settimana di febbraio. Ora fine febbraio, forse marzo, giurano dalla società viola. Ancora ieri non esistevano certezze in calendario. Qualcuno in Comune ha già iniziato a scherzarci su scimmiottando il tweet dell’allenatore della Roma Spalletti #famolostostadio, che qui è diventato: «famolastapresentazione». Perchè questo ritardo? Cosa c’è dietro? Da 40 giorni il progetto definitivo del nuovo impianto calcistico nell’area Mercafir a Novoli giace sulla scrivania del direttore generale Giacomo Parenti, “responsabile unico del procedimento” stadio.
Il manager più fidato del sindaco sta seguendo l’istruttoria amministrativa, analizzando il faldone, verificando che la documentazione sia completa. Nei prossimi giorni un atto di sua firma dovrebbe sancire la regolarità formale del pacchetto, fatto recapitare dal club in Palazzo Vecchio lo scorso 28 dicembre. Poi servirà un altro ok della giunta per dare ufficialmente il via alla pratica, che dovrebbe portare alla prima pietra dell’impianto nel 2019 e alla consegna nel 2021. Solo una formalità? Tutto liscio? O è per la mancanza di questo via libera che ancora la Fiorentina non presenta il progetto pubblicamente? A Palazzo Vecchio non risulta: questo è solo l’iter normativo, che nulla ha a che vedere con la comunicazione, ritengono in Comune. Come mai allora prima la società non svela i dettagli, mostra un plastico, allestisce una proiezione? «Lo faremo, in Palazzo Vecchio, forse Sala d’Arme. Solo questione di agenda del presidente», la tesi della squadra.
Le stesse granitiche certezze non appartengono invece più ai tifosi viola. E anzi le domande si affastellano tra gli appassionati del tema e corrono sui social, sui blog: «Siamo sicuri che sia solo questione di date che non tornano? », è il quesito ricorrente. Secondo gli analisti sportivi la Fiorentina non ha ancora trovato gli investitori pronti a sviluppare la cittadella commerciale e alberghiera che dovrebbe nascere intorno allo stadio Mercafir, e certo questo potrebbe influire. Esponenti di rilievo della politica cittadina segnalano invece un imbarazzo di fondo a rallentare la macchina.
Ancora una volta riguarda Castello, i famosi terreni aldilà del viale XI Agosto dove ai tempi di Domenici i Della Valle ipotizzarono di costruire la nuvola di Fuksas: chi compra quei terreni per farci il mercato ortofrutticolo destinato a spostarsi da Novoli? Ancora lontana un’intesa formale con Unipol sul prezzo. E ancora non è stata raggiunta nessuna intesa con la società viola su questo fronte. I grossisti della Mercafir – raccontano – continuano a lavorare considerando molto lontana l’ipotesi di un trasloco. Di rinvio in rinvio, in effetti, come dargli torto.
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