Il tecnico viola in campo a Frosinone era ‘tarantolato’, poi però ha lanciato segnali diversi alla squadra. Serve colpire e chiudere la sfida
Italiano a Frosinone, specie nel primo tempo, quando la sua Fiorentina attaccava, provava a cercare la porta e non chiudeva la partita, correva, saltava, si arrabbiava. Capiva e sapeva che se quel secondo gol non fosse arrivato, la squadra viola avrebbe finito per rovinarsi la giornata. Aveva già visto quel film, Italiano, qualche settimana prima, a Firenze contro il Lecce. Era infuriato, il tecnico viola. Ma una volta davanti a microfoni e telecamere, ha deciso di mandare senali pacati e rasserenanti. Ma un messaggio chiaro allo spogliatoio: quanto accaduto con Lecce e Frosinone, lui non lo vorrà più vedere. Né tollerare, scrive La Nazione.
RISPOSTA. E allora ecco che proprio la partita di questa sera, contro il Cagliari, deve rappresentare per Italiano quella giusta per ottenere la risposta che si aspetta dal gruppo. Il tecnico ha chiesto ai suoi l’impegno e la cattiveria che giovedì sera, a Frosinone, sono evaporati con lo scorrere dei minuti post-vantaggio.

Di
Redazione LaViola.it