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Il Messaggero: Milinkovic, bacioni (di Giuda) a Firenze. Dal tradimento a bestia nera

Il serbo arrivò in sede a Firenze, poi firmò con la Lazio. Alla Fiorentina ha segnato un gol e siglato due assist, senza mai perdere.

La porti un altro bacione di Giuda a Firenze. E’ indimenticabile il primo gol in Serie A per lui e per la sua gente. Era un sabato sera di gennaio 2016, quando Milinkovic spedì la cartolina dagli Uffizi. Sergej mostrò fiero al novantatreesimo il suo affresco con l’aquila sul petto. Come a schernire l’allora ds Pradé: «Non sposto gli equilibri? Li distruggo». Era l’inizio dell’esplosione di un talento in serbo”. Parte così l’articolo su Il Messaggero, che titola ‘Milinkovic-Lazio, bacioni a Firenze’.

TRADIMENTO.Sono passati ormai quasi quattro anni da quando Milinkovic completò così quel meraviglio tradimento: da allora 28 gol e 22 assist fra campionato e coppe in biancoceleste”, continua il quotidiano. Nel 2015, 5,2 milioni prima, altri 10 poi per il restante 50% al Genk, più le commissioni (intorno ai 3 milioni) al procuratore Kezman. Fondamentale proprio per la mancata firma di Sergej coi viola e per il rinnovo sino al 2023. Promesse mantenute alla Lazio, anche se c’ha messo parecchio per ritrovarsi quest’anno. Praticamente tutto il girone d’andata, ma nel derby ha confermato come la sua classe sia tutt’altro che sparita. Con numeri, assist e magie è tornato uomo decisivo nell’ultima stracittadina, domenica vuole confermare d’essere anche la bestia nera della Fiorentina.

AMULETO. La Fiorentina gli porta fortuna, già un gol e due assist in carriera. Non solo, con Milinkovic titolare la Lazio in sette precedenti non ha mai perso contro i viola. Sei vittorie e un pareggio, nelle uniche due sconfitte (4-2 e 3-2) Sergej era in panchina oppure in infermeria.

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