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Nei momenti più complicati il capitano ci mette sempre la faccia. Cristiano Biraghi, dopo la pesante sconfitta della Fiorentina contro la Lazio, non ha usato mezzi termini. Non ha cercato alibi, non ha evitato nessun ragionamento che fosse anche il più scomodo per la squadra che rappresenta. «Dobbiamo solo abbassare la testa e prendere le critiche per poi ripartire pensando a giovedì. Il risultato può essere bugiardo ma così è stato. Ognuno di noi si deve fare un esame di coscienza. Il problema siamo noi: ognuno di noi non mette a disposizione quello che potrebbe dare alla squadra. Abbiamo un allenatore che ci fa giocare bene e la società che ci mette tutto a disposizione: noi, io per primo, ci assumiamo le nostre responsabilità». È una presa di posizione forte, affatto scontata. Il capitano che non punta il dito su nessun altro componente esterno ma rivolto a sé stesso e alla squadra. Così scrive La Repubblica.
LA ZONA RETROCESSIONE. Biraghi ha messo in evidenza come ogni singolo giocatore non stia dando quel che ha nelle corde e nel potenziale al servizio della squadra. Soltanto nove punti nelle prime nove giornate e appena quattro punti di distacco dalla terzultima posizione che significa zona retrocessione. È questo il dato che fa più riflettere e agita i pensieri. Perché una squadra partita con obiettivi totalmente differenti spinge adesso a un esercizio mentale non di poco conto. Dietro i viola c’è la zona retrocessione e non è semplice fare i conti con la realtà. Specie per giocatori che puntavano in alto, ad alzare l’asticella, ad accarezzare un sogno europeo che adesso pare semplicemente impossibile. Non è facile adesso azzerare tutto a livello mentale, rimettersi in discussione, prendere atto della realtà. E il rischio di non riuscire a venirne fuori è molto alto.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it