Sarà una lunga estate che porterà una mezza rivoluzione in casa Fiorentina. A livello societario, con il ‘passo indietro’ di Andrea Della Valle, i dubbi sul futuro confermati anche dal presidente esecutivo Cognigni e il ruolo di Antognoni appena nominato Club Manager, a stretto contatto con squadra e dirigenza. Ma anche a livello tecnico. Nuovo allenatore, Stefano Pioli, un nuovo corso che Pantaleo Corvino potrà ricostruire. A partire dalle tante cessioni in programma. Alcune dolorose, alcune derivate dalla consapevolezza di essere arrivati alla fine di un corso.
Con la prospettiva di poter aprire un nuovo ciclo. Già partito Gonzalo Rodriguez, capitano in scadenza. Hanno salutato Sebastian De Maio, Carlos Salcedo e Cristian Tello, non riscattati dopo i rispettivi prestiti (anche se con lo spagnolo la porta è rimasta socchiusa per il futuro). Primi tasselli sul fronte uscite, con tanti giocatori da dover gestire. Tra prima squadra e Primavera. Corvino ha un obiettivo preciso: riuscire a vendere bene. Per poi gestire i soldi in entrata per acquistare. Già chiuso l’acquisto di Vitor Hugo, definito da tempo l’arrivo di Nikola Milenkovic, Bruno Gaspar ad un passo. Vicino anche Yann Karamoh. Per quasi 20 milioni totali. Chiaro che si aspetta a breve anche qualche cessione più o meno importante.
Da Milano rimbalzava ieri la voce di un accordo tra Fiorentina ed Inter per Bernardeschi sulla base di 42 milioni più bonus, ma i viola restano ufficialmente ancora in attesa di una risposta del 10 fiorentino. Giovedì partirà la spedizione azzurra per l’Europeo Under 21, chiaro che quindi saranno due giorni cruciali per il futuro di Berna. Altrimenti molto probabile che, con il giocatore concentrato sulla Nazionale, se ne possa riparlare in tempi lunghi. Altro punto focale il destino di Kalinic. Pressato dal Milan e da Montella, che pure ha ufficializzato ieri la punta André Silva, con 38 milioni che andranno al Porto. Pista chiusa? Probabilmente no, il Milan cedendo Lapadula e/o Bacca potrebbe acquistare un altro attaccante. E comunque Kalinic ha sempre estimatori all’estero, pur non essendo una prima scelta per molti club (tedeschi e inglesi soprattutto).
Questi i due nodi in uscita del mercato viola, che pure ieri in serata ha registrato dalla Spagna un’accelerata del Milan su Borja Valero. L’autorevole Marca dava addirittura l’affare in chiusura, per il momento dall’Italia si registra freddezza sulla pista. Resta il fatto che lo spagnolo vorrebbe onorare il contratto biennale con i viola, mentre dalla società non tutti lo riterrebbero incedibile, sia per l’alto ingaggio (1,7 mln) sia per l’età (32 anni) e la valutazione di mercato (intorno agli 8-10 milioni). Borja è comunque uno dei (pochi) beniamini della città e della curva, e cederlo potrebbe inasprire un rapporto molto delicato con la tifoseria. Oltre che rappresentare un punto negativo nella volontà di ripartire dalla ‘passione’ e dall’attaccamento alla città e alla maglia.
Gli altri in uscita sono noti: Badelj (ultima possibilità di incasso visto la scadenza a giugno 2018), Ilicic, Tatarusanu, ma anche Milic, probabilmente Tomovic, forse anche Babacar. Tutti col futuro incerto, qualcuno con estimatori più o meno espliciti in Italia e all’estero. Ma l’importante sarà ricevere offerte adeguate, che al momento non sono arrivate. E per qualcuno i tempi potrebbero anche essere medio-lunghi.
E poi ci sono coloro che rientrano dai vari prestiti, alcuni esuberi e tanti giovani. Corvino a settembre 2016 si presentò in conferenza stampa con una lista di 33 giocatori ‘piazzati’ tra prestiti, cessioni e ‘regali’. Diversi di questi, però, torneranno in orbita viola nelle prossime settimane. E bisognerà decidere se portarli in ritiro a Moena, dar loro una chance o mandarli ancora in prestito. Oppure cederli definitivamente.
Baez, Bagadur, Beleck, Makarov, Rebic, Salifu, Schetino, più Lezzerini, Bangu, Berardi, Gigli, Madrigali, Minelli, Petriccione, Venuti, Zanon. Rientrerà dal Milan anche Matias Fernandez (per ora poche prospettive di riscatto dai rossoneri). Qualcuno sarà in ritiro con Pioli, per molti andrà trovata nuova collocazione. Mica lavoro semplice, anche perché per molti ragazzi andrà trovata una squadra che possa prospettare una crescita, cosa che non proprio in tutti i casi è avvenuta in questa stagione (dove ci sono state molte panchine tra i viola in prestito).
Tra i Primavera che sono arrivati in finale Scudetto, invece, Castrovilli e Scalera saranno portati a Moena, mentre per Illanes andrà fatta una valutazione visto che in quanto classe ’97 sarà oltre i limiti di età per la nuova stagione. Passeranno a ‘fuori quota’ per la Primavera i classe ’98, come Baroni, Benedetti, Mosti, Pinto, Buonavita, Diakhaté, Maistro, Caso, Mlakar, Perez, Trovato: molti andranno a ‘farsi le ossa’ in prestito, alcuni andranno in ritiro, un paio potranno restare in Primavera da fuori quota. Ma comunque sono giovani ‘fatti in casa’ da gestire con cura. Un lavoro non semplice, e lungo, per Corvino e Freitas. Che tra Prima Squadra e giovani dovranno gestire quasi 40 giocatori in (probabile) uscita.
Di
Marco Pecorini