Il lungo digiuno di Cutrone: il gol in A manca da 454 giorni. A Udine titolare?

L’attaccante ex Wolverhampton ha segnato con la Fiorentina solo in Coppa Italia: dopo l’ingresso decisivo con il Milan ha fame di gol.

A stargli vicino, sabato sera, c’era il rischio di prendere la scossa. Tensione, agitazione, carica. Del resto, per lui, quella contro il Milan non era una serata normale. Voleva giocare dall’inizio, aiutare la Fiorentina, prendersi una rivincita su chi lo aveva bocciato. E tornare a segnare in Serie A. Chi gli era vicino in panchina parla di un giocatore in trance. Qualcuno, addirittura, giura di averlo sentito parlare da solo, per caricarsi. Poi, Beppe Iachini, lo ha chiamato. «Bomber, ci sei?», gli ha chiesto il mister. Domanda lecita, e risposta scontata. Poi l’ingresso decisivo con il rigore procurato, scrive il Corriere Fiorentino.

NUOVA CHANCE. A Udine Cutrone può tornare titolare, nella logica dell’alternanza con Vlahovic. Iachini sta pensando di concedere una nuova opportunità a Patrick, che non gioca titolare dall’8 febbraio, quando contro l’Atalanta uscì dopo soli 45’, anche per un problema alla caviglia. Ora messo alle spalle. Dal centro sportivo che in questi giorni si stia allenando come mai prima, determinato a far di tutto pur di riprendersi quella maglia da centravanti che, ultimamente, è finita sempre sulle spalle del suo amico Vlahovic. C’è concorrenza, tra i due, ma il rapporto personale è stato ottimo fin da subito.

DIGIUNO. Cutrone vuole tornare a segnare. Dopo la rete all’Atalanta in Coppa Italia, Patrick si è bloccato. In campionato manca ancora un suo sigillo in maglia viola. In Serie A il gol gli manca dal 2 dicembre 2018. Sabato saranno passati 454 giorni da quel Milan-Parma. Un digiuno lungo. Troppo, per uno come lui, abituato fin da bambino a buttarla dentro con la regolarità dei grandi. «Quando non segno sto male», ha ammesso più volte lui stesso.