Rassegna Stampa

Il joystick di Palladino e un gruppo coeso: il segreto della Fiorentina

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L’equilibrio perfetto trovato dal tecnico viola, ora l’unione del gruppo fa la vera forza della squadra

Insomma, darsi una mano. È questo il segreto del successo della squadra di Palladino, che va oltre le dediche a un compagno in difficoltà e oltre anche il senso di rivalsa che qualcuno di questi giocatori può avere, scrive La Repubblica.

Prendete Beltran, poteva andare via e invece è rimasto ed è diventato preziosissimo, soprattutto come uomo assist. E lo stesso si potrebbe dire degli altri. Giocatori come Ikoné o Sottil potevano farsi stritolare dalla delusione, invece Palladino ha saputo tenerli vivi, sempre pronti a sfruttare le occasioni. Ecco, la vittoria contro il Cagliari è soprattutto la vittoria di un gruppo di ragazzi coesi, dove “noi” è più importante di “io”. È l’unione che fa la forza e mai come nel caso della Fiorentina è proprio quella forza che spinge la squadra ad andare avanti, a trovare una vittoria dopo l’altra. È quella forza che ti dà la capacità di reagire subito dopo la delusione della Coppa Italia.

Per Bove, ma anche per noi. O meglio, per loro. Che ci credono e lottano, che corrono e si sacrificano. Soldati in fila dietro al loro generale che durante la partita li sposta sul campo come se avesse in mano un joystick. Nessuno si arrabbia mai se un compagno è fuori posizione, ma corre lì a chiudere gli spazi. È questo che fa grande la Fiorentina, la sua capacità di cogliere l’attimo giocando senza presunzione.

Ogni avversario è uguale e merita la stessa attenzione. E rispetto. Senza puzza sotto il naso. E non c’è niente di male ogni tanto a buttare via un pallone se si è in difficoltà. Bella davvero la storia che Palladino sta scrivendo insieme ai suoi giocatori, e il merito di tutto questo è soprattutto suo, che sa parlare e motivare, e che pezzo dopo pezzo ha smontato e rimontato la Fiorentina fino a trovare l’equilibrio perfetto.

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