Lo storico viola club ha deciso di mandare una lettera al patron viola. Che ha risposto: “Grazie del supporto. Vogliamo crescere. Ma lo stadio potrebbe rimanere un sogno”
In un momento difficile per la squadra viola, segnata dal cambio di allenatore, il poco gioco e una classifica veramente lontana dalle aspettative, il club degli Scoglio-Nati Viola Isola d’Elba, nella figura del vicepresidente Federico Pellegrini, ha scelto di inviare una lettera a Rocco Commisso.
“Ciao Rocco,
mi permetto di darti del tu, perché in Toscana del Lei lo diamo soltanto a chi non conosciamo o a chi non ci ispira fiducia. Grazie per l’onere che hai assunto nel rilevare la Fiorentina, sii fiero di avere l’onore di guidarla per condurla, speriamo, il più in alto possibile. In Toscana, un po’ ovunque, abbiamo un carattere diretto, un po’ burlone, spesso invadente, che talvolta lascia basito l’interlocutore che viene da fuori regione.
Inoltre per noi la critica, è il sale quotidiano dei rapporti interpersonali. Insomma, chi è permaloso, fa fatica a comprendere che quello che, inizialmente, sembra essere un fastidioso vezzo, è in realtà una manifestazione smisurata di affetto per l’oggetto del contendere, sia esso una persona fisica, un avvenimento oppure una società di calcio come la nostra amata Fiorentina.
C’è un detto: in Toscana due persone, riescono a fondare tre partiti… Le tue giuste battaglie, centro sportivo e stadio, sono le nostre, perché nel 2020 non è possibile immaginare di fare calcio professionistico senza i con strutture inadeguate ed il centro sportivo, è davvero una grandissima risposta a chi attende da te i fatti. Grazie di cuore per questo primo eccezionale risultato!
Sei una persona e un imprenditore di successo, non cerchi la fama o i denari, immagino che tu voglia provare a vincere in un mondo (il calcio italiano) e in una città (Firenze) dove avrai visto, non è certo facile costruire le basi per ottenere il successo. Immagino tu lo faccia per ambizione e magari per metterti ancora alla prova, cercando nuovi stimoli.
Io sono un inguardabile ottimista, anche nei momenti più bui, intravedo sempre una piccola luce su quella, cerco di costruire il presente, tenendo di conto cosa vorrei per il futuro. In questo momento, anche senza grandi infrastrutture, aree commerciali e merchandising, sono fermamente convinto che la Fiorentina possa comunque recitare un ruolo da professionista in Serie A, attraverso una grande competenza calcistica, una programmazione minuziosa e una derivante organizzazione, che deve tener di conto essenzialmente di un solo elemento: la perfetta e onesta sinergia tra presidente, direttore e allenatore, perché quando questo avviene (Atalanta, Sassuolo, ma anche Verona) i risultati arrivano sempre e si crea la base per anticipare il futuro.
La pressoché totalità dei tifosi vuole, quanto te, il nuovo stadio, poco importa dove, ma contemporaneamente vuole tenere viva la memoria storica, perché noi tifosi, lodiamo ogni giorno grandi campioni come Giancarlo Antognoni, che ben conosci, ma allo stesso tempo non dimentichiamo in egual misura, le gesta degli umili, così ricordiamo Alessio Tendi, Celeste Pin o Gigi Sacchetti, al pari di Julinho, Passarella o Pandolfini, Massimo Mattolini e Sebastien Frey, Gabriel Batistuta e Giacomo Banchelli.
Tutti questi atleti hanno in comune, quello che risalta ai nostri occhi, la maglia viola sudata, con il giglio di Firenze cucito sul petto e non è un caso che poi tanti di questi beniamini, pur non essendo toscani, decidano una volta terminata la carriera agonistica, di rimanere a vivere a Firenze.
Tutto questo, per spiegarti, Rocco, che noi tifosi viola (ci sono quelli che vanno sempre in Fiesole, quelli che si fanno tutte le trasferte, quelli che vanno in Maratona, quelli che non vanno allo stadio e la vedono a casa o al bar, quelli della Ferrovia, o ancora quelli come noi, Scoglionati Viola Isola d’Elba, che veniamo ogni tanto per la lontananza), abbiamo bisogno di travolgere tutto quanto, della nostra passione.
Siamo ipercritici, spesso tutti contro tutti, a volte un po’ rompicoglioni, ma quando ci fidiamo ed accettiamo chi viene da fuori, lo facciamo per sempre, non importa se sei un campione o una comparsa, un imprenditore affermato o un improvvisato affarista, giovane o anziano, uomo o donna. QUANDO FIRENZE AMA, LO FA PER SEMPRE.
Nessuno ti chiederà di vincere lo scudetto o di comprare Messi, tutti quanti ci auguriamo che tu torni a farci sognare e quando questo avverrà, ti accorgerai del meraviglioso pathos propositivo che ti travolgerà e credimi, farai fatica a lasciare Firenze per tornare in America a gestire affari e vita privata. Tornare a sognare è il nostro desiderio quotidiano e possiamo farlo insieme, cimentando il fondamentale senso d’appartenenza. Quando tutto questo accadrà, anche i grandi giocatori vorranno vestire la maglia viola, è già successo, puoi scommetterci e solo allora, niente sarà impossibile.
La costruzione del centro sportivo e dello stadio potranno dare anche una concreta risposta alla grande fame di lavoro, derivata dalla crisi causa Covid, innanzitutto per la costruzione degli stessi e poi per il mantenimento di tali opere.
L’area fiorentina, al pari delle grandi città d’arte italiane, ma anche europee, ne hanno risentito e quindi, i tuoi investimenti saranno davvero una manna dal cielo per la vita quotidiana di tante famiglie in difficoltà, cimentando in secondo luogo, la vicinanza della popolazione ad ACF e arricchendo quindi, sotto tutti i punti di vista, la nostra bella Toscana.
Credo fermamente che a Firenze vi siano tutti i presupposti per tornare a vincere. È sempre mancato, però, l’elemento consapevole e fondamentale, in grado di unire tutti i tasselli, questo elemento sei te Rocco.
Concludo il poema, augurandomi un giorno, di poterti incontrare e ti saluto affettuosamente, certo che con passione, determinazione e cuore (viola), possiamo tutti insieme superare anche quelle che sembrano difficoltà insormontabili, per ottenere risultati impensabili”.
La risposta di Rocco
A questa lettera il patron viola Rocco Commisso ha deciso di rispondere così:
“Caro Federico,
grazie per questa lettera. Mi fa molto piacere leggere le tue parole, quelle di un tifoso vero e appassionato. Credimi, io ho a cuore la Fiorentina tanto quanto tutti voi e tutto ciò che faccio è per il bene del club, per cercare di costruire per la nostra società un futuro ricco di soddisfazioni.
È ormai più di un anno che insieme alla mia famiglia siamo immersi nel mondo viola e mi auguro di poter portare avanti le idee e i progetti che, con le persone che collaborano con me, hanno l’obiettivo di rendere la nostra amata squadra sempre più competitiva.
Come certamente avrai avuto modo di sentire o leggere, in più occasioni ribadisco dal mio arrivo in Italia che non farò mai promesse che non potrò mantenere, questa piccola regola che mi hanno insegnato i miei genitori, la porto con me in tutte le mie scelte di vita, personali o di business.
Non voglio illudere nessuno e il rispetto profondo e sincero che ho nei confronti di tutti e in particolare della Famiglia Viola, mi impongono di dire sempre la verità. Ed è vero che siamo partiti dalle necessarie fondamenta, dalle basi che per un club di calcio nascono dal centro sportivo, dalla casa dove fare crescere i nostri ragazzi e le nostre ragazze.
Il via ai lavori è ormai alle porte, gli investimenti sono stati stanziati e decisi, spero e mi auguro di non avere nuove sorprese e di consegnare alla Fiorentina e ai fiorentini il Viola Park all’inizio del 2022. Sappiate solo che il mio unico interesse è la Fiorentina e mi batto per lasciare a Firenze ed alla splendida Famiglia Viola qualcosa di bello che, certamente, non mi porterò dietro negli Stati Uniti.
Vedremo se per lo stadio nuovo ci saranno le condizioni per potere lavorare e destinare altre cifre molto importanti anche a questa struttura, impianto vitale per società che hanno ambizioni, ma per come si stanno mettendo le cose, per quello che sento e leggo ho tanta paura che uno stadio nuovo per la Fiorentina possa rimanere solo un sogno, forse irrealizzabile.
Ti ringrazio ancora per le belle parole, la forza della Fiorentina, la nostra forza siete voi tifosi viola, rimaneteci vicino e continuate a credere in noi.
Un caro saluto Rocco B. Commisso”.
Di
Redazione LaViola.it