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Il “gennaio breve” di una Fiorentina in cerca di personalità: Inter, Samp, Verona e la cornice di un calciomercato complicato

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Con il match di venerdì contro l’Inter, per la Fiorentina si apre un “gennaio breve”, fatto di sole tre partite, complice la sosta della Serie A che per la prima volta si effettuerà in gennaio inoltrato. Inter, Sampdoria e Hellas Verona. Queste le squadre che i gigliati dovranno sfidare, dalle cui sfide si potrà intendere ancor più sul valore di questa rosa.

Esatto, perché la Fiorentina è innegabilmente cresciuta rispetto alla sua versione embrionale di inizio campionato. Tuttavia, è ancora lontana dal poter essere chiamata “grande squadra”. Non fermiamoci solo a guardare la classifica: i viola in un girone non hanno mai vinto contro una big del campionato italiano. Certo, sono arrivati risultati incoraggianti (i pareggi dell’Olimpico e del San Paolo su tutti). Tuttavia, il fatto che gli uomini di Pioli non siano riusciti nemmeno una volta a portare a casa tre punti contro le squadre più blasonate indica, oltre al lapalissiano concetto che le altre sono più forti, che a questa squadra manca ancora la personalità per potersi imporre nelle partite di cartello.

La speranza, inutile dirlo, è che l’incantesimo si spezzi proprio venerdì sera contro l’Inter di Spalletti, squadra in crisi di risultati che non vince dal 3 dicembre, data del 5-0 con il Chievo. Se andiamo a riguardare la Fiorentina della prima di campionato, la distanza tra i valori attuali delle due squadre si è decisamente assottigliata. Magra consolazione: quella era una Fiorentina appena assemblata; il lavoro svolto da Pioli fino ad oggi ha permesso di avere un roster ben più affiatato e con ulteriori margini di miglioramento. Ma i 14 punti (meritati, per quanto visto finora in campionato) che separano le due squadre restano un’enormità.

Difficile fare pronostici o anticipazioni sul come bloccare tatticamente la macchina di Spalletti. L’unica cosa da augurarsi è di vedere una Fiorentina matura nell’atteggiamento, in grado di tenere testa ad una grande come ha fatto in occasione della partita con il Napoli, probabilmente la miglior partita dei gigliati sul piano della personalità. Parola chiave per il cammino della squadra viola in questa stagione, che dovrà dimostrare carattere anche nella trasferta a Marassi contro la Sampdoria, diretta concorrente per l’Europa.

Nel frattempo, soprattutto durante la sosta a cavallo tra le due partite, toccherà al calciomercato intasare le pagine dei giornali. Mai dire mai, ma solitamente il mercato di gennaio non riserva grandi colpi, soprattutto se nella squadra in questione vige il regime dell’autofinanziamento stretto. Corvino acquisterà delle riserve più funzionali (si spera) di coloro che hanno fallito durante la loro esperienza sulle rive dell’Arno, così come cercherà di certo qualche “corvinata” delle sue. Ma non arriverà alcun grande nome, salvo occasioni clamorose. Coi bagagli in mano, oltre appunto a qualche riserva deludente, tante “pianticelle” che con Pioli non hanno trovato spazio. La speranza è che possano ripresentarsi a luglio pronte a sostenere un campionato di Serie A da protagoniste.

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