A Bologna con 112 milioni si sta per rimettere a nuovo lo stadio (vincolato). Può succedere anche a Firenze? Intanto nessun incontro Commisso-Nardella
Fine settimana frenetico per il sindaco Dario Nardella che oggi presenterà le sue considerazioni sul restyling dello stadio Franchi e sul provvedimento del Mibact. Non è stato però fissato nessun incontro con il patron viola Rocco Commisso. A Palazzo Vecchio si continua a lavorare sull’ipotesi di finanziare il massiccio intervento sul vecchio Franchi mettendo insieme forze pubbliche e private. Così scrive La Nazione.
ESEMPIO DALL’ARA. L’esempio da seguire potrebbe essere il percorso che a Bologna si è già intrapreso per la ristrutturazione dello stadio Dall’Ara vincolato dalla soprintendenza perché costruito nella seconda metà degli anni ’20. Il progetto preliminare della massiccia ristrutturazione (che obbligherà il Bologna a giocare fra il 2022 e il 2024 in un impianto temporaneo appositamente costruito) è stato illustrato alle commissioni cultura e lavori pubblici del Senato. Anche l’intervento sul Dall’Ara prevede la copertura e la costruzione dell’intera nuova struttura all’interno di quella preesistente per salvaguardare l’immagine esterna dello stadio. Ad oggi il piano economico prevede costi per circa 100 milioni di euro per il nuovo stadio (più altri 12 per l’impianto provvisorio).
FINANZIAMENTO. Il Credito Sportivo raccoglierà 20 milioni di finanziamento tramite banche, altri 60 milioni saranno finanziati dal Bologna F.C. mentre il Comune di Bologna investirà nell’operazione 40 milioni di euro. Tutto a fronte di una concessione al club sportivo valida 40 anni. Un progetto che, comunque, è figlio di una strettissima collaborazione fra pubblico e società sportiva che è difficilmente replicabile in riva d’Arno viste le prese di posizione del tycoon italo-americano, aggiunge La Nazione.
A FIRENZE. A Firenze l’idea che rimbalza in Palazzo Vecchio e in Regione, che con la Città Metropolitana potrebbe partecipare all’operazione, parla di un investimento che non potrà che superare i 100 milioni di euro. E a far lievitare i costi potrebbe essere proprio il necessario consolidamento di quel cemento armato, sfida dell’architettura razionale, che supera i novant’anni di età.

Di
Redazione LaViola.it