Connect with us

News

Il fisioterapista Bianchi: “Per Ribery avevo già firmato coi viola, ma il Bayern…”

Bella intervista al fisioterapista che Toni portò in Baviera, e che anche Gomez voleva a Firenze: “Il ginocchio di Franck…”

Sul Corriere dello Sport intervista a Gianni Bianchi, fisioterapista di Toni e Ribery al Bayern che rivela alcuni retroscena interessanti: «Nel 2007 Luca mi volle al Bayern Monaco come suo fisioterapista personale e da allora la mia vita è cambiata. Al Bayern ogni giorno è un esame che devi superare, dovendo vincere sempre. Se sbagli una volta sei finito, devi andartene, e poco importa se prima hai fatto mille cose giuste».

SCETTICISMO E GOMEZ. «Nel Palermo stavo come un papa, ma come facevo a dire no a Toni. Lo seguii, non immaginando quanto sarebbero stati duri i primi tempi al Bayern. Per mesi mi fecero sentire un intruso, essendo l’unico italiano che lavorava in uno staff composto solo da tedeschi. Dovettero accettarmi per forza, ma quante volte avrei voluto ribellarmi. Volete sapere cosa mi ha confidato l’anno passato prima di lasciare il club il dottor Hans Muller-Wohlfahrt? “Quando sei arrivato ti odiavo, poi vedendoti lavorare ho cominciato giorno dopo giorno a stimarti, infine ti ho amato”. Ma non c’era solo lui che mi odiava, questo sentimento contrario lo avvertivo dovunque. Più di una volta ho avuto la possibilità di tornare in Italia, Klose avrebbe voluto portarmi alla Lazio e Mario Gomez alla Fiorentina, ma io volevo far vedere a tutti quanto sono bravi i fisioterapisti italiani e alla fine ho vinto io. Dando ragione anche a Luca che mi aveva voluto con sé in questa grandissima società».  

«GIURALO SU TUA FIGLIA». Prima Toni, poi Ribery: «Ho cominciato a lavorare con Franck poco prima che Luca rientrasse in Italia. Aveva un grosso problema al ginocchio, volevano operarlo. Parlai con Muller-Wohlfahrt, tutti e due pensammo che sarebbe stata più costruttiva la terapia conservativa. Ribery non riusciva non solo a correre, ma neanche a camminare, neanche a dormire. Era abbattuto, quasi frustrato. Gli dissi che d’accordo con il dottore non lo avremmo fatto operare, ma Franck mi rispose, ricordo come se fosse ora, “basta, io voglio operarmi e mi farò operare”. Fu un’impresa fargli cambiare idea. Gli chiesi di darmi tre giorni di tempo e dopo gli avrei detto se poteva guarire o se davvero avrebbe dovuto operarsi. Me li concesse. Dopo i tre giorni gli confermai che sarebbe guarito anche senza intervento chirurgico, anche se lo informai che il percorso sarebbe stato molto duro e lungo circa 4 mesi. Mi chiese di giurare su mia figlia che sarebbe davvero tornato a posto, e questa domanda me la fece una trentina di volte al giorno almeno per due mesi, e io tutte le volte gli rispondevo si, te lo giuro su mia figlia, su chi vuoi. E’ stato un calvario, ma ce l’abbiamo fatta, e non dimenticherò mai la gioia di Franck dopo essere guarito. Queste sono soddisfazioni che ti restano addosso per tutta la vita. Ma lo sapete che l’anno scorso avevo già firmato per la Fiorentina per volontà di Ribery? Poi per colpa di un paio di inghippi, il Bayern ha fatto saltare tutto».  

14 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

14 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

14
0
Lascia un commento!x