Connect with us

Rassegna Stampa

Il diktat di Italiano: “Difendere bene ma attaccare benissimo”

Il nuovo tecnico viola si è preso la scenda alla bellissima cornice del Piazzale Michelangelo a Firenze

Se la Fiorentina di Vincenzo Italiano sarà bella quanto lo scenario scelto dalla società per presentarlo allora, i tifosi, avranno di che godere. Del resto, dopo (troppe) stagioni tristi, è quello il primo obiettivo. Riportare il bel calcio in una delle città più belle del mondo. E non a caso, dal Piazzale Michelangelo, prima Daniele Pradè e Joe Barone, e poi lo stesso mister, lo hanno detto e ripetuto più volte. Scrive il Corriere Fiorentino.

Accolto da una cinquantina di tifosi, il nuovo allenatore si è mostrato fin da subito per quello che è: un lavoratore. Niente abito, né giacca né cravatta, e un tono di voce già parecchio compromesso dalle urla. Del resto, poco prima, aveva condotto l’allenamento e, nel pomeriggio, avrebbe replicato. «Dobbiamo partire forte, soprattutto visto il calendario. Sono convinto di aver fatto bene a scegliere Firenze, e mi basta guardarmi intorno per capirlo».

Promesse, poche. Almeno per quanto riguarda gli obiettivi. «Posso garantire che lascerò tutto me stesso sul campo, e che ci metterò il cuore. Io sono malato di calcio, è il mio unico pensiero, 24 ore su 24, una vera ragione di vita». Un atteggiamento che gli ha permesso (a Trapani, come a La Spezia) di andare sempre oltre i traguardi inizialmente fissati. «Sono convinto di poterci riuscire anche qui ma per il momento non ci siamo posti un obiettivo di classifica. Di sicuro la Fiorentina non può giocare per il tredicesimo posto. Intanto, quindi, cercheremo di migliorare rispetto alle ultime stagioni, facendo in modo che tutti abbiano paura di affrontarci».

Dipenderà da lui, ovviamente, ma anche dalla rosa che la società gli metterà a disposizione

E qui veniamo a un altro dei temi caldi: il mercato. Cosa gli serve? Quanto, l’attuale gruppo, risponde alle sue idee? Domande che però troveranno risposta soltanto più avanti. «Ora è giusto che io valuti tutti i giocatori poi, dopo un paio di settimane di ritiro, faremo il punto della situazione e se ci sarà da migliorare lo faremo». Con una convinzione.

«Ho calciatori di grande livello: tre argentini che hanno appena vinto la Copa America (Pezzella, Quarta e Nico Gonzalez), un italiano campione d’Europa (Castrovilli), un nazionale cileno (Pulgar) e tanti altri ragazzi di valore». Vlahovic, per esempio, per il quale (in caso di cessione di Kane) potrebbe muoversi anche il Tottenham. «Ogni allenatore lo vorrebbe, e io me lo godo. In questi giorni ho conosciuto un ragazzo con una fame straordinaria».

20 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

20 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

20
0
Lascia un commento!x