L’allenatore viola non poteva accontentarsi, doveva prendersi un vantaggio: tante occasioni, anche nel finale. Ma non concretizzate
Italiano stavolta non poteva accontentarsi. Sapeva che c’era un vantaggio da sfruttare, nel giocare la gara d’andata in casa. E allora ha avuto coraggio: fuori un centrocampista come Bonaventura, dentro Cabral per fare coppia con Jovic. Una sorta di 4-2-4 davvero poco equilibrato, per provare a scardinare una difesa, quella turca, non proprio eccezionale. Basti pensare che nel primo tempo erano stati 42 gli attacchi prodotti dai viola, contro i 9 dei turchi. Ed erano stati 13 i tiri in totale, 4 di questi nello specchio: una supremazia netta, non avvalorata però dall’unico numero che conta. Quello dei gol. Così scrive La Repubblica.
DOPPIO CENTRAVANTI. Ma la Fiorentina ha fatto il suo dovere. Ha vinto, è riuscita a mettere avanti la testa al termine di una sfida non eccezionale dal punto di vista tecnico ma sicuramente positiva per il risultato. Anche pensando alla sfida di ritorno a Sivas. Italiano ha avuto ragione, ha cambiato tutto l’attacco ma non ha tolto Jovic: ha aggiunto Cabral, dimostrando che in determinate occasioni i due finalizzatori possono coesistere.
CAMPIONATO E NOTTI MAGICHE IN EUROPA. Ora Cremona, domenica in campionato, per dare continuità a una classifica che può essere molto più intrigante di quella attuale. Poi il ritorno a Sivas: una squadra che ha tutte le qualità e le potenzialità per andare avanti e vivere notti magiche in Europa.
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Redazione LaViola.it