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Qualità, costruzione dal basso (ma senza integralismi), ambizione, equilibrio. Eccolo, in (estrema) sintesi, il calcio di Gennaro Gattuso. Uno che, da allenatore, ha dovuto faticare parecchio prima di sconfiggere perplessità e, soprattutto, pregiudizi. Perché l’allenatore è molto diverso dal giocatore. Per questo il soprannome Ringhio non gli piace un granché. Come se, appunto, il suo credo fosse solo tutto grinta e cattiveria. Non è così, scrive il Corriere Fiorentino.
CARATTERE E GOL. Certo, il carattere è quello, e basta guardarlo anche in panchina per rendersi conto di come l’atteggiamento sia rimasto quello da mediano. Una fame e una partecipazione, che si riflette anche nelle sue squadre. Oltre a questo però, c’è molto altro. E quanto fatto vedere dal suo Napoli (in particolare nella seconda parte di questa stagione) ne è la migliore delle dimostrazione. I numeri, prima di tutto: nell’ultimo campionato gli azzurri hanno segnato 86 gol. Soltanto Atalanta (90) e Inter (89) hanno fatto meglio. Ciò non significa che Gattuso non dia importanza alla fase difensiva. Anzi. E anche in questo caso sono i dati a dirlo. Nella serie A appena andata in archivio il Napoli ha chiuso con 41 reti al passivo. Un rendimento inferiore soltanto a quello di Inter (35 gol presi) e Juventus (38).
MODULI. In una parola: equilibrio. Concetto caro a tutti gli allenatori ma, molto spesso, difficile da raggiungere. La sua prossima missione, quindi, sarà trovarlo anche alla guida della Fiorentina. Come? Il modulo, tanto per cominciare. O meglio: i moduli. Nella sua carriera Gattuso ha scelto (quasi) sempre il 4-3-3 o il 4-2-3-1. È stato con questo abito, per esempio, che il suo ultimo Napoli ha spesso regalato spettacolo.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it