Palladino, fischiato dall’inizio, si prende la rivincita su Italiano. Partita show al Franchi
La Fiorentina non molla: batte 3-2 il Bologna e resta aggrappata all’ultima possibilità di qualificazione europea. Serve un successo a Udine e una sconfitta della Lazio contro il Lecce per sperare nella Conference League, ma intanto arriva una soddisfazione importante: superare in classifica proprio la squadra dell’ex Vincenzo Italiano, oggi applaudito e fischiato al suo ritorno al Franchi. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
Palladino contestato, ma batte (quasi) tutte le big
Nonostante la vittoria e una serie di successi casalinghi contro Lazio, Milan, Roma, Inter, Juventus, Atalanta e Bologna, la Fiesole non fa sconti a Raffaele Palladino, chiedendone a gran voce l’esonero. Il tecnico viola chiude comunque la stagione interna con 60 punti, superando l’ultimo Italiano in viola (62 punti) e lasciandosi alle spalle anche il Bologna, ormai certo dell’Europa League ma ancora lontano dai numeri di Thiago Motta.
Kean implacabile: 18 gol in campionato
A decidere il match è ancora Moise Kean, devastante e cinico al momento giusto. Dopo un mese a secco, l’attaccante viola sale a 18 reti in campionato (24 stagionali). Il gol vittoria arriva all’84’: rilancio lungo di De Gea, sponda di Mandragora e Kean che brucia la difesa rossoblù, dribbla Skorupski e segna al secondo tentativo. Una rete che ricorda tanti gol subiti dalla Viola negli anni passati, con ampie praterie lasciate dietro la linea difensiva.
Il match: equilibrio e qualità, ma difese in affanno
La Fiorentina si presenta con un 4-3-3 offensivo: Gosens e Dodô ali, Parisi e Comuzzo terzini. Proprio Parisi sblocca la partita con un’iniziativa personale e una deviazione decisiva di Lucumí. Il Bologna è subito aggressivo, ma spreca molto (12 tiri totali, solo 3 nello specchio) e si scontra con una difesa viola ben piazzata. Nella ripresa entrano Orsolini e Dominguez, e il Bologna cambia marcia: cross di Orsolini, colpo di testa di Dallinga per l’1-1. La Viola risponde con Richardson, pronto su un errore di Skorupski, ma Orsolini trova di nuovo il pari su assist di uno scatenato Ndoye.
Nel finale, la difesa rossoblù crolla ancora su un altro affondo di Kean, mentre il rosso a Miranda accende gli ultimi istanti di un match vivace. Per la Fiorentina, c’è ancora vita, anche se serve un miracolo.
Di
Redazione LaViola.it