Rassegna Stampa

Il Bologna lavora sottotraccia. Contatti con la Fiorentina e con Ramadani: telefonata a Italiano solo dopo la finale

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Il tecnico della Fiorentina è il nome forte per la panchina del Bologna dopo l’addio di Thiago Motta

Vincenzo Italiano davanti a tutti, ma solo una volta che la Fiorentina avrà giocato mercoledì 29 maggio la finale di Conference League ad Atene contro l’Olympiakos il governo del Bologna gli parlerà, volendo capire quali sarebbero le sue idee sulla squadra rossoblù di domani, le indicazioni che darebbe sul mercato, e al tempo stesso anche per tastargli il polso sulle dosi di entusiasmo che avrebbe addosso di fronte a un suo eventuale sbarco a Casteldebole, scrive Il Corriere dello Sport.

Anche se in questo senso Giovanni Sartori, che lo conosce bene avendolo avuto come calciatore nel Chievo, e quello che è il suo carattere sanguigno evidenziato in questi anni offrono notevoli garanzie. Ma almeno per il momento nei pensieri sia del responsabile dell’area tecnica Sartori che del direttore sportivo Marco Di Vaio albergano almeno altre tre soluzioni, ciascuna delle quali ha suppergiù le stesse percentuali, tenendo presenti i rispettivi pro e contro. Ecco i loro nomi, lo ripetiamo, non assolutamente in ordine di preferenza: Raffaele Palladino, Eusebio Di Francesco e Domenico Tedesco, cittì del Belgio.

(…) Il Bologna ha già avvertito la Fiorentina sul suo interessamento nei confronti di Italiano e ha già parlato anche con Fali Ramadani, l’agente dell’allenatore, volendo rendersi conto dell’eventuale disponibilità del tecnico viola e anche di quelle che sarebbero le sue richieste economiche, non dimenticando come l’ingaggio dello stesso Italiano abbia numeri molto significativi.

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