Chi è appassionato delle vecchie storie di Paperino, sa che nel mondo dei paperi di Disney entrano spesso in scena forze distruttive: cariche di dinamite, scavatrici, talpe, giganteschi martelli, wrecking ball o palle demolitrici grazie alle quali in un battibaleno vengono abbattuti immensi edifici. Disegnati con implacabile precisione questi macchinari, che da sempre affascinano i bambini, sono tra i pezzi forti delle insuperate tavole di Carl Barks. L’esempio forse più nitido è la storia di Barks “Donal Duck Master Wrecker”, che, per la precisione filologica che Paperino reclama, apparve su “Walt Disney Comics & Stories”, 264, del febbraio 1962 e successivamente in italiano con il titolo di “Paperino demolitore”.
A quel che riferiscono le cronache, Pantaleo Corvino sta manovrando in questi giorni una vera e propria palla demolitrice, di cui fa uso per distruggere la squadra che fu di Montella e poi di Paulo Sousa. Nel tempo quella Fiorentina, pur nel cambiamento, aveva mantenuto una fisionomia definita. In difesa c’era un centrale come Gonzalo Rodriguez molto abile nel partecipare al gioco e nel rilanciare l’azione, a centrocampo tre giocatori di qualità, in attacco altri tecnicamente molto dotati, esterni, trequartisti, un centravanti come Kalinic. Licenziato Rodriguez per scadenza di contratto, il sostituto è Hugo, di cui si dice che si distingua più per doti di marcatore che per la sua capacità di partecipare al gioco. Del centrocampo potrebbe non rimanere più un titolare, se è vero che Badelj sarà ceduto per volontà del giocatore e che Borja è desiderato da Montella e Spalletti. Persino Vecino è a rischio di cessione, considerando che ha una clausola rescissoria alta ma non impossibile. Andando oltre troviamo che Ilicic è sul piede di partenza e che per Bernardeschi si vagliano mirabolanti offerte, mentre la trattativa per Kalinic è iniziata e di nuovo c’è di mezzo il Milan di Montella, che ci aveva già soffiato l’incostante ma non inutile Mati Fernandez, a cui si deve il goal decisivo per la qualificazione in Europa Legue del Milan ai nostri danni.
L’impresa di ricostruire dal nulla, dopo i ben assestati colpi della wrecking ball, non sembra affatto facile. Il timore è quello di un drastico abbassamento del tasso tecnico e della qualità della squadra, che già si intravede nella scelta di sostituire Bernardeschi con Saponara, mentre Simeone, di cui si parla come nuovo centravanti, sembra molto giovane per poter reggere da solo la responsabilità dell’attacco. Senza dimenticare che la squadra di Sousa, ora in rottamazione, aveva dei punti deboli che vanno colmati, dopo la vendita o la defezione di giocatori come Salah, Cuadrado, Joaquin, e dopo che persino il più modesto Tello non è stato riscattato.
Se al posto di chi va via arriveranno giocatori di pari o superiore qualità si tratterà di un giusto e tempestivo rinnovamento. In caso contrario la distanza che già c’è tra la Fiorentina e le squadre più forti potrebbe drammaticamente ampliarsi. Alla Juve che ha vinto facilmente il campionato e al Napoli e alla Roma, si aggiungeranno sicuramente le due squadre di Milano: il Milan sta facendo una importante campagna acquisti, l’Inter ha risorse ed un team manager come Spalletti. La Fiorentina potrebbe essere risucchiata in quel gruppo di squadre che galleggiano a centro classifica formato da Torino, Bologna, Sampdoria, Atalanta. Ed inevitabilmente perderebbe quella vocazione al bel gioco che l’aveva caratterizzata negli ultimi cinque anni. Ci dovremmo aspettare la mediocrità, la noia o peggio. Ma il mercato finisce il primo settembre e c’è tempo quindi per tacitare dubbi e paure che voglio sperare irragionevoli.
di Ludwigzaller
Di
Redazione LaViola.it