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Il blog di Ludwigzaller

Il blog di Ludwigzaller – Escalade

  • Ludwig

La Scalata di Ginevra tra  Lega cattolica e Superlega

Nella notte tra l’11 e il 12 dicembre 1602, una notte buia e fredda, gli abitanti di Ginevra furono svegliati da rumori sospetti. Un vero  e proprio commando di truppe, guidato dal conte Charles de Simiane d’Albigny, stava cercando di dare, con delle corde, la scalata alle mura della città. Il piano è ambizioso e diabolico. Il duca di Savoia Carlo Emanuele vuole conquistare la città di Calvino, farne la capitale del suo dominio e da quella testa di ponte sferrare un attacco al mondo protestante. L’epoca è quella delle guerre di religione che contrappongono i Papisti cattolici ai Riformatori, luterani e calvinisti. È un’epoca di violenze e stragi, come quella di S. Bartolomeo, che sembra non finire mai. Qualche anno prima le guerre francesi si sono concluse con l’ascesa al trono di un pacificatore, Enrico IV, ma la situazione non è tranquilla. Al seguito delle truppe dei Savoia ci sono i Padri Gesuiti che dovranno convertire la popolazione al cattolicesimo dopo l’occupazione della città. Le tradizioni repubblicane saranno distrutte. 

I savoiardi però sono scoperti. Una soldato di guardia, Isaac Mercier, blocca l’arrampicata tagliando le funi. I duemila uomini dell’esercito savoiardo sono bombardati dai cannoni. Una donna passata alla storia per il suo eroismo, Catherine Cheynel detta Mère Royaume, rovescia sui nemici un pentolone della sua zuppa e ne uccide uno. Le perdite da entrambe le parti sono minime, ma quindici assalitori sono impiccati. Negli anni successivi la vittoria dei ginevrini è celebrata con una grande festa nel corso della quale viene allestito un gigantesco calderone di cioccolata fusa che rammenta quello gettato dalle mura da Mère Royaume. 

Una sorte non migliore sembra sia toccata a un progetto di dominio altrettanto infido come quello della Superleague, partito da Torino, con l’appoggio della Spagna, nel silenzio che precede le congiure. E del resto i fautori del papa erano allora uniti proprio in una lega, la Lega cattolica.  Proprio come allora è stata una reazione popolare, partita dall’Inghilterra e poi diffusasi in tutto il mondo, a respingere il nemico. È una sconfitta bruciante per il giovane Andrea Agnelli, l’autentico successore dei Savoia, che adesso tenterà la via della trattativa, ma che potrebbe essere travolto. La Firenze repubblicana esulta.

di Ludwigzaller

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