Blog dei Tifosi
Il Blog dei Tifosi – Fronzoli e orpelli di uno scorpione irrequieto
Gianniki analizza l’attività del Blog dei Tifosi a due anni dalla sua nascita. E parla del possibile futuro della squadra viola
14 Novembre 2021, segno zodiacale Scorpione, istintivo, tenace, passionale, enigmatico, emotivo, geloso ed irrequieto, in questo giorno e sotto questo segno nasce Il Blog dei Tifosi. Sono passati due anni, e direi che le caratteristiche del Segno Zodiacale sono state quasi del tutto rispettate. Un ringraziamento a chi, più di altri, si è impegnato a farlo crescere e vivere, accudendolo con tutte le cure e le attenzioni necessarie!
La Viola nel cuore unisce, unisce la passione non solo di fiorentini e toscani, ma fieramente anche di alcuni utenti di “fuori” dalle mura e dai confini regionali, a dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, che l’attaccamento e la bramosia per quel colore, non rispetta le linee tratteggiare sulle carte geografiche. L’argomento principe che ha fatto da padrone sulle pagine di questo Blog, è stato sicuramente i non entusiasmanti piazzamenti che gli inguaribili e irrequieti tifosi si aspettavano, sia dal punto di vista della classifica, sia per il gioco espresso. Abbiamo cercato di trovarne i responsabili, e ognuno ha la propria opinione. La mia è che non può esistere un unico colpevole.
Sono stati menzionati anche i tifosi, gli unici, che indipendentemente dalle loro convinzioni, trovo innocenti. L’essere tifoso, non prevede calcoli numerici o algebrici, né tanto meno essere esperti di bilanci societari, l’essere tifoso vuol dire solo aspettarsi il risultato. Tutti gli altri aspetti , che con il calcio hanno poco da spartire, sono diventati, contrariamente a ciò che lo spirito sportivo richiede, prevalenti e dominanti.
Non nascondo che i fiorentini pecchino di autocritica, convinti di essere ancora nell’età d’oro, ancorati a vetusti sfarzi ormai purtroppo superati, ma che non hanno intaccato l’antico orgoglio. Firenze non è più la stessa di qualche decina di anni, non ha più la stessa dirompente e raffinata bellezza, degradata dal disinteresse e dall’approssimazione, sorpassata e abbandonata a eventi che sono stati ingiustificatamente subiti e mai avversati. “Firenze città d’arte che se ne frega di chi arriva e di chi parte“. Slogan, che ha perso ogni significato, superato dagli avvenimenti e da un incontrovertibile realtà.
Restano, come ipotesi da valutare proprietà e società. Difficile poterle assolvere, difficile trovare un seppur lieve scusante, difficile soprattutto capire dove finisce una e inizia l’altra. La proprietà, ha indiscutibilmente il merito di aver costruito il primo asset finanziario, la prima casa della Fiorentina, da una palazzina in affitto in piazza Savonarola, siamo passati al Viola Park. Certamente un vanto, non altrettanto certo il beneficio almeno a livello sportivo che ne può derivare. Certo è necessario aspettare, ci vuole tempo per fare in modo che un ingente investimento, faccia vedere la sua efficacia, ma tale compito dovrebbe spettare alla società.
Come dicevo prima non so dove finiscano le competenze della proprietà e inizino quelle della società. Se da un punto di vista economico la proprietà ha investito, sembra invece che l’attività della società sia latitante a volta farneticante. E altre volte francamente deprimente. Abbiamo una squadra perennemente incompleta, dove puoi trovare alcuni giocatori di classe, altri mediocri e altri francamente scarsi.
Ricordo alcuni nomi accostati alla Fiorentina qualche tempo fa: uno su tutti Julian Alvarez, proposto da Burdisso, e poi ignorato. Anche nell’ottica della proprietà era un investimento perfetto: prezzo al tempo abbordabile, età perfetta per una futura plusvalenza (che sembra la cosa che più interessa), e un problema che, dalla cessione di Vlahovic, non era mai stato risolto, almeno secondo le convinzioni del nostro allenatore.
No, non mi sono scordato di Italiano. Non potrei mai farlo: personaggio divisivo, tra chi lo osanna credendolo un miracolo, e chi lo considera semplicemente un miracolato. Ama giocare con gli esterni a piedi invertiti, i terzini invertiti, i centrali invertiti… Manca solo che faccia invertire anche i guanti al buon Terracciano! Con ogni probabilità, lo aspetta la panchina del Napoli. Non so chi potrà essere il suo sostituto, ma non mi sento triste disperato o orfano. È un orpello che non ci possiamo permettere. Italiano corre da solo, per la sua carriera, porta avanti i suoi schemi per dimostrare al mondo come interpreta il gioco del calcio. Poco si interessa delle caratteristiche tecniche dei suoi giocatori, poco si interessa di farli rendere al massimo delle loro potenzialità, ancora meno appare interessato a cambiare rotta. Cerca semplicemente un palcoscenico più prestigioso, e è giusto che sia così. Ora che sembra che l’abbia trovato, speriamo sia felice e possa farci vedere quello che da noi non è riuscito a fare.
Del resto noi dobbiamo organizzarci per lo Scudetto del Centenario, illusione di pochi. Dal promotore dell’iniziativa, apprendo che siamo in cinque, se non mi ha conteggiato. In caso contrario, allora siamo in sei! Da vero Scorpione, non posso non crederci! Pochi, infinitesimabili tifosi, che si devono dare un obiettivo per non cedere alla mediocrità, alla quale, credono o vogliono farci abituare.
di Gianniki
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