
Rocco54 definisce il neo tecnico viola Raffaele Palladino un illusionista. E spiega il perché…
E così in casa Fiorentina si passa da un “giù la maschera” a un mirabolante abracadabra. Si passa dalle certezze, seppur discutibili di Italiano, a dei colpi di magia, alcuni dei quali aleggiano nell’aria e vanno a coronare altri che si stanno concretizzando sotto i nostri occhi. Si passa quindi da un messia a un illusionista. Con questo, non intendo bocciare a priori il buon Palladino che è arrivato in riva all’Arno armato delle più rosee intenzioni. Tutt’altro.
Quello dell’illusionista è un mestiere difficile e affascinante, e tutti ma proprio tutti rimaniamo incantati nel vedere cose che l’illusionista vuol farci vedere. Se mi permetto, sulla fine di giugno, di dare dell’illusionista a Palladino, è perché queste sue prime mosse, per scelta sua o per suo consenso, mi paiono come minimo “fantastiche” (fantastico, dal vocabolario: “che non ha fondamento se non nella fantasia, quindi irreale, immaginario“).
Ai miei occhi, ma penso di non essere il solo, puntare su Sottil, 25 anni senza aver mai convinto nessuno, è già di per sé un primo gioco da illusionista. Far venire a Firenze un Kean con un passato, non dico traballante, ma semplicemente preoccupante, è invece “roba da Houdini”. È un rischio che il generico tifoso viola avrebbe voluto fare volentieri a meno, anche perché il ragazzo è l’ultimo di una lunga serie di “segnamai” giunti a Firenze dal dopo-Vlahovic.
Non riesco neanche a immaginare come prenderebbe la tifoseria un ennesimo digiuno da gol da parte di chi è stato ingaggiato per fare gol. Se non a completare, perché i giochi di prestigio sono solo all’inizio, c’è anche il probabile ritorno a casa di Lessie Zaniolo.
Ma non disperate tifosi viola, a lui gli occhi, intendo a Palladino… abracadabra! Alé Fiorentina!
di Rocco 54
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Di
Redazione LaViola.it