Editoriali
Il bilancio della prima parte di ritiro. I prossimi giorni per capire se Kessie è sogno o realtà
Si è conclusa con l’amichevole contro la Carrarese la prima parte del ritiro estivo della Fiorentina. Da domani tutto il gruppo in Inghilterra
Buona la prima. Intesa come parte del ritiro estivo. La Fiorentina ha concluso con l’amichevole contro la Carrarese le due settimane di lavoro previste al Viola Park. Soddisfazione per Stefano Pioli che ha trovato un gruppo maturo, disponibile e voglioso di disputare una grande stagione. Servirà ancora tempo per mettere in pratica le richieste del nuovo tecnico gigliato anche se qualcosa si è cominciato a vedere. Di certo la filosofia è chiara: avere un’identità precisa e riconoscibile, quella che lo scorso anno è mancata alla Fiorentina di Palladino, capace di fare 65 punti e centrare l’Europa ma spesso ‘accusata’ di giocare troppo sugli avversari. Questo con Pioli non accadrà. Zero speculazioni e voglia di giocarsela sempre a viso aperto c0n la speranza che la nuova filosofia porti in dote anche più punti.
Dicevamo delle prime due settimane di lavoro. Ottime, anche perché il caldo non è stato torrido e la Fiorentina ha potuto lavorare al meglio in mezzo all’affetto della propria gente. Viola Park sempre sold out, entusiasmo per grandi e piccini. Insomma, due settimane ben fatte. Zero infortuni (fondamentale in questa fase) e alcuni giocatori già in discreta forma. Kean su tutti. Non poco.
Adesso l’Inghilterra. Il livello si alza, giustamente. L’obiettivo della Fiorentina è arrivare pronta al 21 agosto (andata del playoff di Conference) e anche la preparazione è stata improntata per partire forte nelle due gare europee e nelle due trasferte di campionato contro Cagliari e Torino. Durante la prima sosta di settembre ci sarà modo di ricalibrarsi fisicamente. La squadra partirà domani dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico. Allenamenti e partite in un clima ancora più mite. Il 3 agosto il Leicester, il 5 il Nottingham di Milenkovic e il 9 il Manchester United per il ritorno all’Old Trafford di De Gea. Test impegnativi che dovranno alzare il livello della preparazione. Il 10 agosto il rientro a Firenze per l’ultima fase di preparazione nella quale è prevista l’amichevole contro una selezione universitaria giapponese alla vigilia di Ferragosto.
Parallelamente va avanti il mercato. Pradè ha il vantaggio di potersi prendere qualche settimana di tempo in più per scegliere. D’altra parte ha consegnato a Pioli una squadra quasi già fatta fin dal primo giorno di ritiro. Rispetto agli altri anni un vantaggio non da poco. La settimana nuova dirà se Kessie è destinato a rimanere un sogno di mezza estate o se c’è margine per trattare. Dipende essenzialmente dalla volontà del centrocampista ivoriano. Il rapporto con Pioli può aiutare, ma dovrà vertiginosamente scendere dai 14 milioni attuali di stipendio. La Fiorentina non può andare oltre i 3,5. Le alternative ci sono. Sohm non è mai tramontato e resta in attesa.
L’altra casella da riempire è quella del vice Dodo. Pioli attende risposte da Fortini (il suo ritiro vero e proprio comincerà dall’Inghilterra), se si deciderà di intervenire sul mercato l’obiettivo numero uno è Zortea del Cagliari, calciatore che piace molto. Il Cagliari chiede 10 milioni, la Fiorentina potrebbe anche arrivare a 8.