L’esterno francese ha parlato alla vigilia della finale di Conference League con i viola che giocheranno contro il West Ham
Jonathan Ikoné ha parlato a L’Equipe in vista della finale di Conference League di domani. Di seguito i passaggi più interessanti dell’intervista al giocatore della Fiorentina.
La Fiorentina non vince un trofeo da ventidue anni (Coppa Italia nel 2001). Anche se la Conference League è la più piccola delle Coppe Europee, è un trofeo che conta per te?
“Un trofeo è un trofeo. Se la vinciamo, saremo felici come se avessimo vinto la Champions League. E se la vinciamo possiamo andare anche in Europa League (prossima stagione). Devi dirtelo e affrontarlo come se fosse il più grande dei trofei. La stagione è stata molto buona, visto che abbiamo raggiunto due finali. Abbiamo perso la prima ma possiamo ancora finire in bellezza. Devi sapere come andare avanti, darti i mezzi per giocare meglio, per vincere questa volta. Il West Ham è una squadra inglese, solida, difficile da manovrare. Ci sarà molto impegno, sta a noi rispondere”.
Questo finale di stagione convalida la scelta di essere venuto in Italia a gennaio 2022 per lavorare in particolare con Vincenzo Italiano, allenatore di cui si parla sempre più?
“È un allenatore che ama molto il calcio, che osserva e sa guidare una squadra. È aperto a molte cose, è un ottimo allenatore. Mi allena molto bene. Ovviamente gli piace che rispettiamo la tattica, ma dopo, con la palla, ci lascia una certa libertà. Questo può giustificare la mia scelta agli occhi della gente. Ma, nella mia testa, è stata una scelta fatta dall’inizio, altrimenti non sarei venuto. In Serie A è più tattico. Usano molto i video per studiare gli avversari. Lavoro in diverse posizioni. L’allenatore sa come deve usarmi e per me va bene, faccio quello che mi chiede. È anche un campionato fisico, penso funzioni più qui che in Francia”.
Di
Redazione LaViola.it